Addolcire il cuore

03 settembre 2004
Aggiornamenti e focus

Addolcire il cuore



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Oli vegetali, carni bianche, pesce, frutta e verdura sono gli alimenti da tempo considerati salutari dal punto di vista cardiovascolare. Ora uno studio greco presentato all'incontro annuale della Società Europea di Cardiologia avrebbe identificato anche un ruolo protettivo del cioccolato fondente. Dopo averne mangiati 100 grammi, le funzioni cardiovascolari di giovani in buona salute fisica migliorano significativamente. Non è una novità assoluta, nel senso che già studi passati si erano soffermati sul potenziale ruolo del cioccolato fondente e sulla sua indiscussa superiorità, almeno dal profilo cardiovascolare, su quello al latte. Ma un conto è parlare di beneficio un altro di un vero e proprio ruolo protettivo.

Ma non al latte


Lo studio greco ha coinvolto 17 volontari che hanno mangiato 100 grammi di cioccolato fondente e amaro o di surrogato. I volontari divisi in due gruppi sono successivamente stati invertiti e hanno garantito di non mangiare cioccolato al di fuori dello studio, non si sapeva nulla, invece, sulle loro abitudini alimentari quotidiane. L'obiettivo dell'indagine era quello di monitorare la funzionalità dei vasi sanguigni con particolare riferimento per l'endotelio, lo strato sottile che ricopre la superficie più interna dei vasi. Per verificarla i ricercatori hanno fatto ricorso a un esame a ultrasuoni tramite il quale è stato possibile riscontrare come il funzionamento dell'endotelio sia migliorato nel gruppo che ha mangiato cioccolato fondente ma non nell'altro. La cioccolata cioè migliora il funzionamento dei vasi sanguigni, aumentando la loro capacità di dilatarsi e prevenendo la formazione di occlusioni. Un significativo passo avanti rispetto alla ricerca dello scorso anno, dalla quale si era concluso che il cioccolato amaro, grazie alla presenza dei flavonoidi, aumenta i livelli di antiossidanti nel sangue di quasi il 20%. Una proprietà che manca, invece al cioccolato al latte. Sempre nel corso di quest'anno, tra l'altro, al congresso annuale dell'American Society of Hypertension sono stati presentati due studi nei quali si illustrava il ruolo protettivo del cioccolato sulla salute delle coronarie. Sembra, infatti che gli indiani Kuna, una popolazione che vive sulla costa di Panama in cui l'ipertensione è un fenomeno del tutto assente, consumino moltissima cioccolata, qualcosa come venti tazze a settimana. Ed è sempre cruciale il ruolo dei flavonoidi, al punto che quando il cioccolato è sottoposto a potassatura, una tecnica che ha lo scopo di modificare il colore del cacao e la sua componente grassa, con l'effetto di distruggere i flavonoidi, la sua assunzione non determina variazioni significative della vasodilatazione. Ora si tratta di valutare gli effetti dell'assunzione prolungata e continuata di cacao, nell'attesa però, raccomandano i ricercatori meglio evitare le abbuffate di cioccolato, il rischio è l'aumento di peso, uno dei principali fattori di rischio cardiovascolari.

Marco Malagutti



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