Denti avvelenati?

14 novembre 2003
Aggiornamenti e focus, Speciale Bocca sana

Denti avvelenati?



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L'ultimo atto della diatribasull'utilizzo del mercurio per le otturazioni dentali èandato in scena questa settimana quando, al CongressoInternazionale per Odontoiatri Biologi a Padova, RaimondoPische, presidente dell'Associazione, ha denunciato gravirischi per la salute. Quali? Dalle ricorrenti crisi dicefalee, spesso inspiegabili, alle depressioni, ai disturbineurologici anche questi talvolta senza una causa. E direche l'amalgama è utilizzata da più di 150 anni,addirittura pare che in Cina già dal VII° secolo si usasseuna pasta d'argento e mercurio per otturare i denti, e cheproprio al 1850 risalga la prima accusa dell'AmericanSociety of Dental Surgeon che vietò ai propri iscritti diusare amalgama per le otturazioni dentarie. Nel frattempo neè stata modificata la composizione e l'amalgama, una legametallica contenente fino al 50% di mercurio, è ritornatoad essere il materiale di elezione per le otturazioni neidistretti posteriori: resistente, facile da usare, duraturo,economico. Fino a che è cominciata una revisione criticasul suo uso e sui suoi possibili effetti collaterali. Lapaura? Che la presenza di numerose otturazioni possacomportare rilascio di mercurio superiore a quanto sipotesse supporre in passato.

Pericolo mercurio


Sulla tossicità del mercurio esistono pochidubbi. Il metallo, dopo assorbimento per inalazione oingestione, va ad interferire con il sistema immunitario,renale, intestinale, riproduttivo, nervoso. A livelloimmunitario, con prove su topi, si sono avuti casi dimalattie autoimmuni. Nel rene si è visto che influisce suinsulina, sodio e albumina. La normale florabatterica intestinale può venire alterata e dare luogo afenomeni di disbiosi (candida) con vari effetti collaterali.Quanto al sistema nervoso centrale c'è l'ipotesi cheintervenga nei prodromi dell'Alzheimer al pari di altrimetalli pesanti. E le otturazioni che ruolo hanno? SecondoPische, al contrario di quanto si pensa, il mercurio non èstabile una volta inserito in bocca. L'emissione di vaporial mercurio dall'amalgama è costante ma più accentuatadurante la masticazione, lo spazzolamento dei denti el'assunzione di bevande calde. Il rischio è molto piùalto all'atto dell'immissione dell'amalgama esoprattutto nelle fasi della sua rimozione e della sualavorazione. I sintomi possono essere i più vari e banali:cefalea, irritabilità e depressione, dermatiti ad eziologiasconosciuta, stanchezza cronica, psicoastenia, deficit dellamemoria, tremori. L'assorbimento avviene per via polmonarecon passaggio immediato ad organi importanti quali rene,fegato e soprattutto cervello e sistema nervoso. Si spieganocosì sintomi come la cefalea e la stanchezza cronica. Nonsolo. L'intossicazione da mercurio è base dicompromissione metabolica, per cui c'è predisposizione adaltre malattie cronico-degenerative e autoimmuni. Uncatalogo che potrebbe spaventare.

Il dibattito scientifico


Sull'argomento la letteratura scientifica èmolto ricca ma contraddittoria, anche per l'insieme enormedi disturbi potenzialmente causati dal mercurio mariconducibili ad altre cause. Si va da uno studio dellarivista Environmental Health Perspectives che non ha trovatoalcuna associazione tra numero di carie ricostruite conamalgama di mercurio e argento e la probabilità disviluppare disordini neurologici, a una lettera di alcuniricercatori italiani alla rivista Lancet, i cui datisuggeriscono che la quantità di mercurio rilasciatadall'amalgama sia piuttosto alta e quindi potrebbe esserenecessario sostituire tutte le otturazioni. L'esistenza dipersone sensibili o allergiche che potrebbero ammalarsi acausa del mercurio, comunque, è un dato di fatto. Unapercentuale che secondo l'Organizzazione Mondiale dellaSanità e l'Associazione Dentisti Americani non superal'1% della popolazione. Ma - come sottolineava MilenaGabanelli in una recente puntata di Report dedicataall'argomento - se si pensa che in Italia 30 milioni dipersone hanno amalgama in bocca, l'1% della popolazione è300000. Un numero da non sottovalutare. Sempre Report hasottolineato come in Svezia del problema mercurio si parlida venti anni pubblicamente e 400000 persone si riconosconovittime dell'amalgama, forse perché le bocche degli svedesihanno il record di otturazioni in amalgama per persona: 15.A Uppsala esiste addirittura la "Clinica dell'amalgama",ovvero l'unica struttura pubblica al mondo che si occupa dipatologie associate al mercurio e ad altri metalli pesanti.Se i livelli di mercurio, riscontrati nel liquido spinale enel sangue, sono alti, lo staff valuta se è il caso dieliminarli o meno e in quel caso il consiglio è di toglierele otturazioni, in uno studio dentistico esperto nellerimozioni. Sempre per rimanere in Europa in Germania ci sono83 associazione di vittime da metalli usati in odontoiatria.E in Italia?

La situazione italiana

In Italia il Ministro della Salute in un decretopubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 9 novembre del 2001fa divieto di utilizzo e di immissione in commercio sulterritorio nazionale di amalgami dentali non preparati sottoforma di capsule predosate. Inoltre, raccomanda di evitareper precauzione l'utilizzo di tali prodotti nei pazientiallergici all'amalgama, nelle donne in gravidanza e in allattamento, nei bambini sotto i sei anni e neipazienti con gravi nefropatie. Un provvedimento che siallinea con quello di altri paesi europei, come la Francia,la Svizzera, la Germania, l'Olanda e la Svezia. Nelgennaio di quest'anno, la regione Lombardia ha invitatoospedali e studi odontoiatrici ad accertare che il pazientenon abbia allergie prima di utilizzare su di lui gliamalgami e di non utilizzarli, conformemente al decretoministeriale.

Il futuro è un'ipotesi

La strada - secondo Pische - sarebbe quelladi un approccio, da parte di professionisti ed operatori, piùconsapevole alla propria ed altrui salute con l'uso disostanze che non alterino gli equilibri biologicidell'organismo. In particolare si porrà il problema nontanto dell'uso dell'amalgama, ormai obsoleto edaffiancato da almeno 600 resine nuove, ma dalla suarimozione che sarà in futuro, il più grosso problema inquesto settore della medicina. D'altro canto esiste unastraordinaria uniformità tra le associazioni odontoiatrichedi tutto il mondo per le quali l'amalgama non è tossica eci possono essere solo rari effetti collaterali. Come a direche la fine della diatriba è ancora lontana.

Marco Malagutti



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