Giochi pericolosi

17 febbraio 2006
Aggiornamenti e focus

Giochi pericolosi



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Secondo gli ultimi dati Istat dei 3 milioni 600 mila incidenti domestici che si verificano in Italia ogni anno, 68 mila riguardano bambini. E la cosa sorprendente è che a farla da padrone non sono i rischi tossicologici, derivati da detersivi, farmaci, piante o da scariche elettriche. Bensì la maggior parte dei bambini si fa male giocando, il più delle volte all'interno dell'abitazione. Già, il 90% degli incidenti domestici, e legati al tempo libero, tra i bambini nella fascia d'età da uno a quattro anni è da ascrivere al gioco e ai giocattoli. Sarà bene, perciò, tenere in considerazione il monito, lanciato da una associazione di consumatori statunitense, perché sia rivolta maggiore attenzione alle dozzine di giochi potenzialmente pericolosi che si trovano sugli scaffali dei negozi, e che rappresentano un rischio per i più piccoli. Una recente indagine di Altroconsumo aveva, già, segnalato l'esistenza sul mercato di prodotti non sicuri. E, dato ancor più preoccupante, la maggior parte con il marchio CE, autocertificazione dei produttori sulla sicurezza del giocattolo, previsto dalla direttiva europea. Una garanzia di qualità, perciò, e invece...

Dagli yo-yo ai palloncini


La lista statunitense contempla oltre 60 giocattoli che possono costituire in qualche modo un pericolo, perché contengono piccole parti ingeribili che possono soffocare, per agenti chimici tossici o ancora perché possono addirittura strangolare. È il caso dello yo-yo ad acqua, che sembra responsabile di oltre 400 casi di danneggiamento grave. Un caso che era stato sollevato anche in Europa, in Francia per la precisione, dove il giocattolo è stato ritirato dal mercato perché sprovvisto di molte delle necessarie garanzie: dalle istruzioni, al bollino CE, dal nome del produttore, alla composizione del liquido gelatinoso presente nella sfera. Sembra che il rischio maggiore dello yo-yo sia dato dalla possibilità che il laccio si attorcigli attorno al collo del bambino, ma un altro rischio è che la sfera si rompa, il liquido fuoriesca e finisca negli occhi. Ma non è finita qui. L'agenzia riporta 11 morti da giocattolo che hanno coinvolto ragazzi sotto i 15 anni nel 2003, la maggior parte dei quali per soffocamento o ingestione di piccoli pezzi. Si stimano 155400 bambini trattati in emergenza per questo tipo di incidente anche se il numero sembra in leggero calo dal 2001. La casistica varia da un gioco musicale i cui rumori sono eccessivi, allo zainetto di una principessa disneyana con un anello piccolo a sufficienza da essere ingerito o, ancora, un altro gioco musicale con delle campanelle che si possono staccare e finire in gola. Esistono poi anche giocattoli tossici. Sull'argomento di recente Greenpeace ha effettuato una campagna che denunciava la presenza in molti giocattoli di cloruro di polivinile (PVC), sostanza altamente tossica. Ma esistono anche finti smalti per le unghie, ricchi in xilene, sostanza a sua volta assai tossica. E persino gli apparentemente innocui palloncini sono la più frequente causa di soffocamento tra i più piccoli. Seppur assai attrattivi per forma e colore sembra che i palloncini siano fuorilegge per quel che riguarda i limiti d'età previsti per l'uso. È fondamentale - conclude la denuncia dell'associazione statunitense - la vigilanza dei genitori, che devono capire se stanno acquistando l'oggetto giusto per quella specifica età. Già se i genitori vigilassero...

Marco Malagutti



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