Bebé a bordo e ben protetto

15 dicembre 2006
Aggiornamenti e focus

Bebé a bordo e ben protetto



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In Gran Bretagna la legge è stata adeguata in settembre, in Italia già in primavera sono entrate in vigore le modifiche relative ai sistemi di ritenuta per la sicurezza dei bambini in auto, che recepiscono gli aggiornamenti della direttiva dell'Unione Europea. Sotto i tre anni di età non si può più viaggiare senza i seggiolini omologati usati nei modi previsti (con air bag disattivato se rivolti all'indietro) anche se c'è una persona di più di 16 anni, con deroga per i taxi; dopo i tre anni seggiolini o adattatori per le cinture, cioè i dispositivi che rialzano la seduta del bambino (con modelli ad allacciamento diverso per fasce di peso) fino a un metro e mezzo di altezza e, una volta raggiunto questo valore o i 36 chili di peso uso di cinture come per gli adulti.

Ottomila under 14 feriti


Misure che puntano a salvaguardare ulteriormente i passeggeri più esposti ai rischi da incidente, ma più vulnerabili anche solo per una frenata brusca. Gli aggiornamenti legislativi sono opportuni, ricordando però, come sottolinea un editoriale sul Bmj, che i sistemi di ritenuta sono misure di sicurezza secondarie, che non impediscono gli incidenti, per evitare i quali la prevenzione è il primo obiettivo. Secondo i CDC statunitensi il rischio di morte per i bambini che viaggiano senza le apposite protezioni è cinque volte maggiore rispetto a chi le usa e i dispositivi di sicurezza riducono del 70% la probabilità di decesso di un bambino coinvolto in un incidente con morti. D'altra parte in America, dove le norme variano con gli Stati, un terzo delle morti da evento accidentale nei neonati è dovuto a incidenti stradali, come il 60% di quelle in età scolare; in Italia vengono feriti ogni anno per questo motivo circa ottomila under 14 e una settantina muore. In gran parte dei casi sono in causa carenze a livello di sistemi di sicurezza.

Rischio ipossia nel neonato?


Ancora troppi bambini infatti viaggiano in auto senza sistemi di ritenuta, o con modelli non adeguati, oppure utilizzati in modo improprio. Tutti aspetti da non sottovalutare che sono tanto più importanti quanto più i bambini sono in tenera età, caso in cui bisogna tener conto davvero di tutti i fattori. Una ricerca condotta in Nuova Zelanda si interroga per esempio sulla possibilità che i passeggeri più piccoli, se non posizionati correttamente, vadano incontro a rischi di ipossia cioè scarsa ossigenazione quando si addormentano nei seggiolini, questo perché tendono a flettere in avanti la testa e il collo (il controllo non è ancora ben sviluppato) e così facendo peggiorano la funzione respiratoria. Si sono esaminati 43 neonati, da pochi giorni a sei mesi, con almeno un episodio preoccupante di cianosi o pallore del volto, apparentemente a rischio di vita, tutti tranne uno nati a termine e senza complicazioni mediche o precedenti sintomi simili, di cui nove erano stati nei seggiolini per auto quando si è verificato l'evento. Riproducendo le stesse condizioni, cioè mettendoli nella stessa posizione nei loro seggiolini il tempo necessario per individuare il momento di comparsa della cianosi, si è visto che quando si addormentavano reclinavano la testa sul torace e questo riduceva l'inspirazione; insegnando ai genitori il posizionamento corretto e raccomandando di non tenerli troppo a lungo nei seggiolini non si sono verificati altri episodi. Secondo gli autori, la presenza di uno spazio dietro la testa potrebbe evitare che venga reclinata in avanti.

Viviana Zanardi



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