Pazzi per lo spinello

17 dicembre 2004
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Pazzi per lo spinello



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Il 15% dei ragazzi europei tra i 15 e i 16 anni sono forti consumatori di cannabis. Un fenomeno che riguarda soprattutto i maschi, che sono quasi il doppio rispetto alle loro coetanee. Sono dati recentemente rivelati dal Centro europeo di sorveglianza delle droghe e delle tossicodipendenze (Emcdda) che calcola tre milioni di consumatori nei 25 paesi dell'unione. Il problema non è da sottovalutare vista la sua incidenza sulla salute pubblica, e visto che l'uso prolungato e massiccio di cannabis può portare a depressione, aggravare disturbi mentali latenti ma anche, secondo gli ultimi dati, scatenare attacchi di panico. A ulteriore conferma di questa ipotesi uno studio olandese, pubblicato sul British Medical Journal, ha concluso che il frequente consumo della droga durante l'adolescenza aumenta il rischio di sintomi psicotici successivamente.

Lo studio olandese


Una premessa è fondamentale. Il rischio è più alto, molto più alto, per i soggetti giovani che hanno già una predisposizione genetica a sviluppare forme psicotiche. Sembra, infatti, che la cannabis rompa l'equilibrio del neurotrasmettitore chiave per l'umore nel cervello: la dopamina. Lo studio si basa sui dati di 2437 giovani tra i 14 e i 24 anni, monitorati per quattro anni. Dopo aver valutato adeguatamente altri fattori come la condizione sociale ed economica nonché l'uso di altre droghe, di tabacco o di alcol, da parte dei giovani esaminati, i ricercatori hanno riscontrato un moderato aumento del rischio di sintomi psicotici, in particolare nei soggetti predisposti. Tra l'altro - puntualizzano i ricercatori - non è la predisposizione che induce a consumare cannabis, quanto la droga in sé che rende la psicosi più probabile.

Una questione famigliare


Confutando i risultati dello studio il responsabile della ricerca ha confermato che l'uso di cannabis è particolarmente sconsigliato per questi soggetti. Se esiste in famiglia un precedente di fragilità psicologica, cioè, meglio evitare l'uso di cannabis. La ricerca prospetta, infatti, rischi sanitari seri per i giovani affezionati allo spinello. Ora è necessario che insegnanti e professionisti della salute che lavorano a contatto con i giovani recepiscano queste informazioni per trasmetterle ai giovani nella maniera adeguata. Senza cioè stratagemmi shock, ma considerando che si tratta a tutti gli effetti di una droga illegale e che anche se i rischi non sono immediatamente evidenti, esistono e sono seri. Ulteriori ricerche sul perché questo si verifichi, in termini neurologici, sono altresì necessarie.

Marco Malagutti



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