Il ruolo del PSA

26 novembre 2004
Aggiornamenti e focus

Il ruolo del PSA



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Ci fu grande entusiasmo, nel mondo scientifico, quando nel 1979 venne isolata e quantificata, per la prima volta nel siero umano, una glicoproteina che prese il nome di: "PSA" (per esteso, Prostate-Specific Antigen - antigene specifico prostatico) e la sua composizione biochimica (kallicreina 3) dichiarava la certificata provenienza dal tessuto secretivo acinare della prostata. L'entusiasmo di quella scoperta non è durato a lungo, purtroppo, per via di alcune caratteristiche nascoste del PSA.

PSA: pro


Il PSA è un prodotto dell'epitelio ghiandolare della prostata che viene versato nel lume dei dotti ghiandolari al momento dell'eiaculazione. E' una proteina più esattamente un enzima che permette la fluidificazione e il deflusso dello sperma che altrimenti avrebbe una consistenza troppo densa per essere espulso con il rischio di intasare le vie d'uscita.
Il livello del PSA, per quanto presente in quantità minima, è misurabile nel siero dei maschi durante tutta la vita e segue fisiologicamente la maturazione sessuale dell'uomo dall'età prepubere fino all'invecchiamento.
In condizioni di patologia prostatica benigna i livelli misurabili nel siero sono più elevati di quelli riscontrabili fisiologicamente seppure con molteplici oscillazioni. In caso di tumore prostatico maligno le ripetute misure del livello del PSA hanno un'indiscutibile valore prognostico (previsione della guarigione) e diagnostico (stima delle eventuali ripetizioni metastatiche del cancro).

PSA: contro


Esistono tuttavia ragioni che hanno alimentato il dubbio sulla validità di questa misura se utilizzata come screening di massa a scopo preventivo (analisi sistematica sulla popolazione maschile). Per esempio non tutto il PSA rilevabile nel siero (PSA totale) è quello biologicamente attivo, infatti, la quota che si misura come totale comprende una frazione libera (PSA free) e un'altra legata ad altre proteine di trasporto. Inoltre, il valore della misura del PSA nel siero aumenta pure, e si può mantenere alto per tempi diversi, in situazioni del tutto normali come, per esempio, dopo un'esplorazione rettale effettuata dall'urologo a scopo diagnostico o per controllo preventivo e addirittura è di base un po' più alto nei ciclisti professionisti.
Infine il livello sierico del PSA può oscillare anche in corso di patologie infiammatorie (prostatiti acute e croniche) non solo quindi in caso di tumore benigno o maligno e è in fase molto precoce, la misura del PSA può sottostimare la presenza del tumore stesso. Attualmente ci si affida, per valutare l'aggressività del tumore e per distinguere tra affezione benigna e maligna, anche alla velocità con cui il valore aumenta da una misurazione all'altra.

PSA: perché e quando

In termini pratici quindi la determinazione del PSA nel siero, presenta alcuni quesiti ancora da risolvere, sia per il medico di famiglia sia per il paziente.
Si tratta in ogni caso di un parametro universalmente riconosciuto come efficace ed è indicato un controllo periodico di questo parametro a scopo preventivo solo dopo il compimento del sessantesimo anno d'età. In un soggetto adulto sano il valore del PSA è compreso in un intervallo di normalità che va da 0.0 ng/ml a 4.0 ng/ml affinché la misura sia accurata e precisa, nel suo significato predittivo, va eseguita sempre presso uno stesso laboratorio, va ripetuta almeno 3 volte con qualche giorno di distanza tra l'una e l'altra. Ci sono ottime prospettive per un futuro quasi immediato nel quale la quantità di sangue da prelevare per questa misura sarà piccolissima e i tempi di esecuzione e di referto minimi (pochi minuti). In pratica, sono già stati efficacemente realizzati dei metodi rapidi che si basano sull'automatizzazione e sull'uso di strumenti rivelatori molto piccoli e basterà pochissimo sangue, quello che proviene dalla puntura di un dito.

Patrizia Maria Gatti



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