Attacchi di panico

02 maggio 2011

Attacchi di panico


Tags:


28 aprile 2011

Attacchi di panico

Buongiorno,
sono un ragazzo di 27 anni, soffrivo fino a un paio di anni fa di attacchi di panico. Sono sempre stato un soggetto molto ansioso e ipocondriaco, fin dalla mia infanzia. Ho smesso di andare dalla psicologa, dopo un anno di terapia, a Gennaio 2010. Da allora nessun episodio particolarmente significativo, credevo di avere finalmente imparato a controllare le mie paure. Ma l'altro ieri, un forte attacco sul posto di lavoro (la mia scrivania, sono impiegato). Al punto di dovere abbandonare il posto e andare dal medico a farmi tranquillizzare. Ieri giornata di mutua, oggi di ritorno sul posto di lavoro ho la costante paura che possa ricapitare. A quel punto mi pongo mille domande che non fanno altro che peggiorare la situazione: cosa potrei dire ai miei colleghi? Non ammetterei mai il mio stato, rischierei quindi forse il posto di lavoro? E se sì, giorno dopo giorno la situazione peggiorerebbe sempre di più, fono a portarmi a che punto? E' assurdo, quando sto bene è come se mi dicessi "Bah, ma cosa mi è saltato in mente, ieri? Come potevo stare così?? Io sto benissimo!!”. Altre volte, come oggi, è come se aspettassi da un momento all’altro di stare male o addirittura che mi sforzassi per cercare un mio sintomo fisico dal quale fare poi partire un forte stato ansioso (ad esempio: vedo un po' appannato, un lieve battito irregolare al cuore, un brivido, le mani fredde, un minimo segnale di stanchezza, insomma tutti sintomi che potrebbero volere dire mille cose diverse, magari neanche gravi. . . ). Ogni volta che mi capita una di queste situazioni, per me è un'occasione buona per dirmi: "Hai visto? Ti sta venendo un attacco di panico". Mi tranquillizzerebbe molto sapere che ci sono molte altre persone nel mio stato e ancora di più qualche esercizio o "trucco" da eseguire nei momenti critici, per rilassarmi. Stavo inoltre valutando l'idea di un'altro ciclo di psicoterapia, esiste serale? e terapie di gruppo? Esistono?
Grazie mille

Risposta del 02 maggio 2011

Risposta a cura di:
Dott. MARCO PAOLEMILI


Il problema del disturbo di panico e dei disturbi d' Ansia in generale è la rimuginazione, quella che lei qui desrcive bene, la preoccupazione di essere preoccupati, insomma. Questa ci fa temere che torni un attacco di panico, ci fa preoccupare di quello che pensano gli altri, ci fa immaginare situazioni disastrosi, provocando Ansia che mette a disagio.
Tante persone soffrono di questo problema, è uno dei disturbi psichiatrici più frequente, anche perchè molti non si curano e vivono nell' Ansia tutta la vita.
Ricadute si possono avere, anche questo è normale. E' bene allora tornare a fare un nuovo ciclo di psicoterapia, che sarà sicuramente più semplice: il terapeuta l'aiuterà a rispolverare quei pensieri alternativi che lo hanno liberato in passato dall' Ansia e che sono tuttora validi. Esistono terapie di gruppo, che spesso hanno una frequenza serale, le più efficaci sono quelle che adottano il metodo cognitivo comportamentale.

<div style="width:353px;border-top:1px sol


Ultime risposte di Mente e cervello



...e inoltre su Dica33:
Ultimi articoli
Fentanyl e droga degli zombie. Facciamo chiarezza
Mente e cervello
07 maggio 2024
Notizie e aggiornamenti
Fentanyl e droga degli zombie. Facciamo chiarezza
Alzheimer: test memoria su smartphone
Mente e cervello
24 aprile 2024
Notizie e aggiornamenti
Alzheimer: test memoria su smartphone
Seguici su:

Seguici su FacebookSeguici su YoutubeSeguici su Instagram
Farmacista33Doctor33Odontoiatria33Codifa