17 dicembre 2007
Cicatrizzazione
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11 dicembre 2007
Cicatrizzazione
Una vecchia cicatrice (18 anni), risultato di operazione chirurgica di asportazione di tumore, con zona interessata da radioterapia con tecnologia di quegli anni, interessata attualmente da fenomeno di necrosi e con streptococco, presenta zone di ferite aperte con supporazione di pus continua. L'oncologo non vuole usare antibiotici per non rinforzare lo streptococco e come consiglio ha suggerito l'argilla. Come va usata? Attualmente stiamo applicando impacchi per 20-30 min circa, con rimozione dell'argilla con acqua calda. All'inizio sembra si formi la crosta o una sorta di filamenti un pò diversi dal pus seccato che si vedeva in precedenza, ma questa crosta prude tanto, dai bordi spurga pus comunque e se continuiamo ad applicare argilla, quando questa si secca asporta la crosta e sotto si trova di nuovo tanto pus liquido. Sinceramente non sappiamo più cosa fare. La paziente è sottoposta a terapia chemioterapica con Glivec, in quanto ha tuttora una recidiva di carcinoma adenoidocistico. La cicatrice è in quella zona, nell'incrocio tra lobo orecchio, collo e sottomandibola.Avete qualche consiglio per la cicatrice? Esiste in Italia un centro di dermatologia che tratta piaghe e ferite di cicatrici interessate da radionecrosi?
Grazie per l'attenzione e per la disponibilità
F. G.
Risposta del 17 dicembre 2007
Risposta a cura di:
Dott. ANGELO SCALVINI
La regola di questo sito non mi cosentirebbe di darle una risposta con una terapia specifica al problema facendo nomi commerciali. Mi rendo conto però della situazione drammatica ed avendo già trattato problemi di questo genere le suggerisco di usare dell'olio di emu che può trovare in commercio con il nome di emutopic lipogel (le do il nome commerciale perchè non conosco altra forma attualmente in commercio). Riempia la lesione con questa sostanza 1 o 2 volte al giorno e protegga con garza grassa e sopra garza bianca normale. Fissi tutto con una reticella. Quando cambia la medicazione faccia impacchi con fisiologica, asciughi tamponando e riapplichi il prodotto. Il tempo richiesto per migliorare la lesione è però molto lungo.
Le sono vicina. Buon Natale
Dott. Angelo Scalvini
Medicina generale convenz.
Specialista in Dermatologia e venereologia