Cistite recidivante

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA

Caro lettore,
il D-mannosio è uno zucchero semplice che viene riassorbito otto volte più lentamente del normale glucosio (lo zucchero che generalmente usiamo in cucina).
Una volta assorbito, questo non viene metabolizzato subito ma una buona parte, attraverso il sangue filtrato dai reni, è poi espulso nelle vie urinarie. Lì sembra possiedere la propietà di "attaccarsi" ai batteri.
In presenza di D-mannosio i batteri, soprattutto l' E. coli, sembrano preferire le molecole di D-mannosio se presenti ed insieme formano un’entità che viene eliminata più facilmente durante la minzione.
Le basi che giustificano l'azione di questo zucchero sono sostanzialmente queste. Il D-mannosio esiste in commercio come estratto da legno di larice fermentato. La forma di amministrazione più usuale è una polvere a 50 g per dose. Dopo averlo preso si consiglia di aspettare circa un’ ora e poi bisogna berci sopra molta acqua per "lavare" la vescica.
Il D-mannosio è indicato come terapia di lungo termine. Il miglioramento della situazione clinica, quando si presenta, è più significativo dopo circa tre mesi di terapia continuata. Normalmente è sufficiente una dose di 50 mg al giorno. La dose deve essere aggiustata secondo l’ età. Attenzione ai diabetici dove si raccomanda di controllare regolarmente la glicemia.
Comunque, detto questo, si ricordi sempre, prima di iniziare qualsiasi strategia terapeutica, di consultare il suo medico di medicina generale che, esaminato per bene il suo problema, potrà eventualmente indirizzarla successivamente verso una più mirata terapia ed eventualmente ad una corretta valutazione urologica preliminare.
Un cordiale saluto.

Dott. Giovanni Beretta
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Specialista in Andrologia
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Specialista in Urologia
MILANO (MI)