I 5 disturbi più comuni della stagione calda: quali sono e come difendersi

01 gennaio 2000
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I 5 disturbi più comuni della stagione calda: quali sono e come difendersi



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I 5 disturbi più comuni della stagione calda: quali sono e come difendersi

«Niente vacanze per virus e batteri, anzi durante l'estate il rischio di infezioni aumenta» spiega Susanna Esposito direttrice dell'Unità di pediatria ad alta intensità di cura della Fondazione Irccs Ca' Granda Ospedale maggiore policlinico di Milano e presidente WAidid, Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici. Tra le più diffuse malattie che si contraggono in estate complici le ore trascorse al mare o piscina e la vita all'aperto ci sono infezioni cutanee, gastroenteriti e intossicazioni alimentari, allergie da punture d'insetto, reazioni da contatto causate da meduse e pesci ragno, colpi di sole e colpi di calore.
«La buona notizia è che seguendo qualche regola comportamentale è possibile evitare di farsi rovinare le vacanze da infezioni e insolazioni e, se la prevenzione non ha funzionato, i rimedi efficaci ci sono» aggiunge Esposito che assieme ai colleghi ha pubblicato i consigli per un'estate sicura.

Una delle infezioni della pelle che più comunemente colpisce i bambini è l'impetigine, un'infezione molto contagiosa. Si prende per contatto, tra una lesione e materiali poco puliti, come può essere la sabbia, e si manifesta con vescicole-bolle che in genere guariscono in 4-8 giorni e nelle forme più superficiali il trattamento consiste in antibiotici locali per almeno una settimana dopo la scomparsa delle lesioni. «Solo in caso di lesioni più estese e profonde o per i bambini immunodepressi è opportuno utilizzare una terapia antibiotica orale» dice Esposito, che poi introduce un'altra infezione estiva comune: le micosi da piscina. «Sono infezioni causate da funghi che colpiscono le dita di mani e piedi e possono essere prevenute con qualche accortezza comportamentale come indossare sempre le ciabattine di gomma a bordo piscina, nelle docce e negli spogliatoi» spiega l'esperta.

Rotavirus, Norovirus, Adenovirus e batteri come Escherichia coli, Salmonella, Shigella e Campylobacter. Sono solo alcuni dei microrganismi protagonisti in negativo delle vacanze estive di molti bambini e adulti colpiti da problemi gastrointestinali. «Molto nota la diarrea del viaggiatore che si contrae soprattutto quando si viaggia in paesi dell'Africa, dell'Asia e dell'America Latina, in America Centrale e nel Medio Oriente» afferma Esposito, ricordando le norme base per difendersi da questi microrganismi: bere solo acqua in bottiglia ed evitare verdure crude, frutta già sbucciata e ghiaccio. Meglio consumare carne ben cotta ed evitare molluschi e mitili crudi. «Potrà sembrare scontato, ma lavarsi bene le mani prima di manipolare cibo resta una regola fondamentale per il benessere dell'intestino» aggiunge l'esperta ricordando l'importanza di bere per reidratarsi dopo le perdite di liquidi dovuti a vomito e diarrea.

Normalmente le punture di insetto non sono particolarmente pericolose e causano in genere arrossamento, gonfiore nella zona della puntura, fastidio o dolore che durano qualche giorno. In alcuni casi però si presentano anche febbre e malessere che possono richiedere un antifebbrile comune come paracetamolo o ibuprofene. «Diverso è il caso di reazioni allergiche che possono arrivare anche allo shock anafilattico» spiega Esposito che poi aggiunge: «In questi casi è indispensabile rivolgersi a un centro medico il primo possibile per la terapia adatta».
Da non dimenticare inoltre che alcuni insetti possono essere anche vettori di altre malattie: per esempio le zanzare possono trasmettere la malaria oppure il virus Zika o i microrganismi responsabili di alcune malattie febbrili come dengue e chikungunya. Per prevenire le punture è opportuno cercare di non uscire nelle ore serali e proteggersi sempre con un abbigliamento che non lasci scoperte troppe aree del corpo e con lozioni repellenti.

Le punture di Pelagia nucticola, la medusa più comune nel Mediterraneo, possono provocare prurito intenso e lasciano sulla pelle un eritema e una zona edematosa, mentre quelle di tracina o pesce ragno, un pesce che vive a riva sotto la sabbia, causa dolore intenso con arrossamento e gonfiore nella zona della puntura. Incidenti abbastanza frequenti al mare ai quali è semplice porre rimedio. Dopo una puntura di medusa, è necessario disinfettare con acqua e bicarbonato e poi medicare poi la parte con un gel a base di cloruro d'alluminio; se invece il "colpevole" è la tracina, bisogna ricorrere al calore (sabbia o acqua calde) per ridurre il dolore. Da evitare ammoniaca, limone, aceto, o alcol e non strofinare o grattare per evitare il rischio di mandare in circolo le tossine.

Cefalea, nausea, febbre, confusione mentale, e anche in casi gravi, perdita di coscienza e collasso cardio-circolatorio. Sono questi i sintomi del colpo di sole e del colpo di calore. «Il primo è legato all'esposizione diretta al sole, mentre il secondo è causato dalle temperature troppo alte che non permettono al corpo di raffreddarsi in modo efficiente» spiega Esposito ricordando l'importanza di evitare l'esposizione al sole nelle ore più calde senza un'adeguata protezione per il capo.



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