Gambe

24 gennaio 2007

Gambe


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21 gennaio 2007

Gambe

perchè stare a lungo in piedi fa "uscire le vene"? cioè, cosa accade nelle gambe che alla fine provoca la comparsa delle antiestetiche "linee" blu? tralasciando fattori ereditari ovviamente. . . .

Risposta del 24 gennaio 2007

Risposta a cura di:
Dott. VINCENZO MARTUCCI


Le vene, a differenza delle arterie, non possono contare molto sulla "spinta" del cuore. Ne deriva che la circolazione a livello venoso risente particolarmente anche della forza di gravità. Così quando il sangue venoso, per raggiungere il cuore è costretto a muoversi verso l'alto, dunque in senso contrario alla forza di gravità (come quando siamo in piedi) si formano facilmente dei ristagni che si manifestano col turgore delle vene. Lo può constatare anche sul dorso delle mani, in maniera semplice ed immediata : provi a guardarsi i vasi venosi sul dorso delle mani tenendole in giù mentre si trova in piedi, poi, quando noterà i vasi venosi ben gonfi, sollevi le mani ponendo il dorso delle stesse davanti ai suoi occhi : vedrà che i vasi, "miracolosamente", si sgonfieranno; in questa situazione, infatti, la forza di gravità gioca a favore della circolazione. Saluti

Dott. Vincenzo Martucci
Medico Ospedaliero
Specialista in Ematologia
UDINE (UD)

Risposta del 24 gennaio 2007

Risposta a cura di:
LUCIO PISCITELLI


Il discorso sarebbe lunghissimo; mi limiterò a fornire qualche elemento utile alla comprensione basilare del fenomeno.
La tendenza delle vene degli arti inferiori a dilatarsi viene da alcuni considerato lo scotto che l'uomo paga per aver assunto la stazione eretta senza che il sistema venoso abbia subìto un processo evolutivo di pari grado. Il sistema valvolare di cui pure è dotato e che nella normalità evita reflussi e "ristagno di sangue" negli arti inferiori, è in realtà molto fragile e tende facilmente a scompensarsi e a divenire quindi "insufficiente" per i motivi più disparati: congenita debolezza (forse su base elastopatica), particolari attività svolte, obesità, gravidanza (ma qui il problema è ancora più complesso), processi infiammatori (flebiti), traumi, ecc.
In ogni caso la presenza di dilatazioni dei tronchi venosi degli arti inferiori o la presenza di teleangectasie (capillari dilatati) sono situazioni patologiche con spiccato carattere di evolutività che vanno sottoposte tempestivamente alla valutazione dello Specialista. Altra cosa è la dilatazione "fisiologica" delle vene dgli arti superiori e delle mani, che rientra nei limiti della normalità.

Dott. Lucio Piscitelli
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Chirurgia generale
Specialista in Chirurgia vascolare, angiologia
NAPOLI (NA)



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