Parestesie / infezioni

24 settembre 2007

Parestesie / infezioni


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21 settembre 2007

Parestesie / infezioni

premetto che già da diversi anni soffro di dificoltà di minzione; nel 2004 eseguite cistouretrografia minzionale (negativa) e flussometria con valori leggermente più bassi di quelli recentemente rilevati (vedi più sotto). 5 mesi orsono ho iniziato ad avvertire una sorta di formicolio, non persistente, con origine alla zona perineale e diffusione all'interno cosce fino a metà coscia ca; il tutto, in particolare, nella parte sx; consultato l'urologo, eseguita ecografia alla zona ed alla prostata che non hanno evidenziato anomalie; eseguite colture urine e sperma che hanno rilevato infezioni ad entrambi; il trattamento con antibiotici ha debellato quella urinaria ma non quella spermatica (ultime analisi fine luglio); l'urologo non ha peraltro messo in relazione 'parestesie' ed infezioni. consultato un altro urologo, eseguita flussometria (bassa: max flow rate 11, 4 ml/s - average flow rate 6, 5 ml/s) e conseguente cistoscopia con seguente referto: uretra pervia e regolare, prostata normale, collo sollevato ed ipertonico, vescica cellulocolonnare, con mucosa normale; consigliato trattamento con alfalitici per 2/3 mesi; po controllo flussometrico. nel frattempo la parestesia rimaneva ed un nuovo urologo mi ha prescritto rmn scavo pelvico con e senza sottrazione grasso, con e senza somm. Ne mdc paramagnetico; la rmn ha rilevato: 'nel grasso della fossa ischio-rettale di sx si riconosce alterazione di segnale di aspetto cordonale (diametro max circa 3 mm. ), ipotensa in tutte le sequenze, con areola di tenue contrast enhancement nel suo contesto, che si estende fino all'uretra bulbare; tale reperto non è di univoca interpretazione; la prostata ha dimensioni massime di ca. 38 x 35 x 31 mm; nella zona periferica, a livello della base, si osservano aree di ipointensità del segnale nelle sequenze a TR lungo, compatibili con esiti flogistici; vescica normodistesa a pareti regolari; non raccolte liquide; non linfonodi locoregionali. nel frattempo, il fastidio persiste e, nelle ultime settimane, talvolta, avverto anche, in particolare la notte, sensazioni di arti (mano e piede sx) 'addormentati.

Risposta del 24 settembre 2007

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA


Caro lettore,
purtroppo in questi casi complessi ed "intricati" come il suo, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile attraverso una semplice e-mail capire il reale problema che è in corso e formulare quindi una risposta corretta, cioè capire la causa del problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare a livello diagnostico e terapeutico. Bisogna, a questo punto, monitorizzare con il suo urologo la situazione nel tempo e, su questa base, poi impostare la terapia più mirata.
Un cordiale saluto.

Dott. Giovanni Beretta
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Specialista in Andrologia
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Specialista in Urologia
MILANO (MI)



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