02 luglio 2005
Tumore prostatico
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23 giugno 2005
Tumore prostatico
Egr. Dottore, mi è stato diagnosticato un adenocarcinoma scarsamente differenziato acinare di grado combinato almeno 8 (3+5) di gleason interessante quasi completamente i campioni dal 6 al 10 (lunghezza massima 8 millimetri). Altri campioni esenti da neoplasia. E' proprio necessario un intervento chirurgico radicale o esistono cure alternative? La ringrazio della sua disponibilita'. OssequiRisposta del 02 luglio 2005
Risposta a cura di:
Dott. MARIO MELIS
Lo stato dell'arte della terapia della neoplasia prostatica è decisamente in divenire e non vi sono indiscutibili certezze. Se la domanda è incentrata sulla chirurgia, sicuramente esistono validissime terapie alternative.
Il punto è che ciò che si deve curare non è il tumore ma il paziente che ne è affetto. Le variabili da valutare sono molte (per fare un esempio, l'età biologica, il PSA, le dimensioni della ghiandola, le patologie associate e le aspettative del paziente in termini di qualità di vita sono parametri che devono guidare lo specialista nel proporre un trattamento e nell'ottenere un consenso informato).
Chi le ha fatto la diagnosi ha il dovere di esporre correttamente e compiutamente le possibilità terapeutiche, con le probabilità di cura e di effetti collaterali e complicanze che inevitabilmente possono avere.
Chi decide è il paziente e non il medico.
Detto questo, al momento non mi risulta che nessuna terapia abbia raggiunto, in generale, risultati superiori alla chirurgia radicale.
Dott. Mario Melis
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CAGLIARI (CA)