21 gennaio 2007
Ancora problema
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19 gennaio 2007
Ancora problema
DOTTORE ADESSO IL MIO PROBLEMA E' MOLTO PIU' GRANDE, SONO STATO DA UNO PSICOLOGO A PARLARE DEI MIEI PROBLEMI RELATIVI AL FATTO CHE LA MIA RAGAZZA NON PUO' VEDERE MIA MADRE PERCHE' LE STA ANTIPATICA, CONTINUA A DIRMI CHE LA CAUSA DEI MIEI PROBLEMI DI SALUTE AVUTI QUALCHE MESE FA SONO TUTTI A CAUSA SUA E CHE L'UNICA SOLUZIONE CHE ABBIAMO PER POTER STARE INSIEME E' CHE IO VADA VIA DI CASA. . . IO SONO INNAMORATO DI QUESTA PERSONA E VORREI FARLE CAPIRE CHE SIO SBAGLIA MA TUTTE LE VOLTE CHE AFFRONTIAMO IL DISCORSO SI ARRABBIA E AVENDO UN CARATTERACCIO NON PARLA E SI CHIUDE OFFENDENDO E BASTA. LE HO ANCHE PROPOSTO DI ANDARE INSIEME DALLO PSICOLOGO PER AFFRONTARE IL PROBLEMA INSIEME MA HA RIFIUTATO ARRABBIANDOSI. . . QUESTA SITUAZIONE A ME PESA MOTLO PERCHE' 1 GIORNO SI UN GIORNO NO LITIGHIAMO E HO SEMPRE PAURA CHE FINISCA, TUTT'ORA SIAMO IN QUESTA SITUAZIONE. . . VORREI AVERE UN CONSIGLIO DA PARTE SUA SUL DA FARSI PERCHE' COSI' NON CE LA FACCIO. GRAZIERisposta del 21 gennaio 2007
Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO
Non ho capito del tutto bene, ma ho capito che tra voi c'è un clima molto teso. Mi sembra di capire che la ragazza dice che lei ha un rapporto troppo di dipendenza con sua madre e che questa cosa la fa molto arrabbiare. Non so se ha ragione o torto, però è vero che un figlio( e una figlia) dovrebbe ad un certo momento diventare autonomo emotivamente e mentalmente rispetto alla madre. Credo che questo potrebbe essere un buon argomento da affrontare con uno psicoterapeuta, ma lei da solo. E' lei che deve trovare l'autonomia dalla madre. Eì lei che deve trovare una sua identità di maschio adulto, capace di decisioni importanti.
Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)
