09 settembre 2005
Apprensione per ernia inguinale
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05 settembre 2005
Apprensione per ernia inguinale
Sono un docente di scuola media superiore affetto da ernia inguinale SX con rigonfiamento di qualche centimetro che scompare quando sono disteso. L'ernia diventa particolarmente dolente quando faccio lezione agli alunni alla lavagna (in piedi ). Nei mesi invernali pratico lo sci (da dilettante ). Vorrei chiedere. . .-Dopo l'intervento quanto tempo dovrà passare prima di poter riprendere l'attività lavorativa?
- Potrò riprendere a sciare ?. . dopo quanto tempo?
- Mi è stato anche detto che l'intervento potrebbe portare all'impotenza o a una compromissione della fertilità per manovre maldestre sul funicolo; quanto c'è di vero in questo? ??
-Se possibile, mi indicate anche un centro (ospedale o clinica convenzionata localizzato tra napoli e provincia) al quale potermi affidare con una certa tranquillità?
Un grazie anticipato da un paziente in forte apprensione.
Antonio
Risposta del 09 settembre 2005
Risposta a cura di:
Dott. PAOLO BRUSCHELLI
Caro Antonio. l'ernia è una bomba a mano disinnescata che ci si tiene in tasca. . . non voglio metterle paura, ma prima si opera e meglio sarà. infatti queste faccende hanno la prerogativa di diventare urgenti (strozzamento, intasamento etc) in genere. . la notte di Natale, la notte di capodanno ed il giorno di ferragosto. . ! l'intervento di per se è facile in qualsiasi ambiente responsabile, (eviti chi lo fa in ambulatorio. . . e ce ne sono!!), consiste in una incisione inguinale, la riduzione del sacco erniario, l'apposizione di punti non assorbibili e di una retina che non permetterà la recidiva. il tutto si compie in pochi minuti in genere in anestesia locale od in rachianestesia (puntura lombare). si torna a casa in giornata e si può, volendo, tornale a lavoro (concettuale ovviamente) anche in settimana. coraggio!!
Dott. Paolo Bruschelli
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Specialista in Anestesia e rianimazione
Specialista in Chirurgia generale
ASCOLI PICENO (AP)
Risposta del 09 settembre 2005
Risposta a cura di:
LUCIO PISCITELLI
La riparazione erniaria è un INTERVENTO CHIRURGICO, cui Lei deve inevitabilmente sottoporsi senza indugi e che è possibile eseguire in day-surgery (ricovero giornaliero o di 24 ore) se non vi sono controindicazioni per questo regime di ricovero: la durata dell'intervento non è di pochi minuti, ma, in mani esperte, mediamente almeno 45 - 60 minuti. La ripresa della attività lavorativa può avvenire per un lavoro come il suo nel giro di una decina di giorni. Gli sforzi maggiori e le attività sportive vanno ripresi dopo due-tre mesi. La possibilità di lesione del deferente (che se monolaterale in ogni caso non compromette la fertilità) è molto improbabile, a meno di grossolani errori di tecnica o di particolari condizioni anatomiche (aderenze per ernie inveterate, ernie recidive, ecc. ). Non vi è alcun rischio di impotenza coeundi (erezione), conseguente a complicazioni o sequele della riparazione erniaria. Le tecniche di riparazione con impianto di rete sono ormai ampiamente diffuse e in qualunque Unità Operativa di Chirurgia della nostra città potrà essere operato con successo. D'accordo sul consiglio di evitare il trattamento presso "ambulatori".
Dott. Lucio Piscitelli
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia generale
Specialista in Chirurgia vascolare, angiologia
NAPOLI (NA)