Cisti sacro coccigea

07 dicembre 2007

Cisti sacro coccigea


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19 novembre 2007

Cisti sacro coccigea

A gennaio di quest'anno ho cominciato ad accusare dolore nella zona coccigea: ho subito pensato che fosse conseguenza del fatto che circa 5 anni fa, cadendo, mi provocai una frattura al coccige di lieve entità. Osservando più attentamente, ho poi riscontrato un gonfiore nel solco intergluteo proprio all'altezza del coccige. Il mio medico curante mi diagnosticò una cisti sacro coccigea prescrivendomi una cura antinfiammatoria. Poco dopo la cisti ha cominciato a secernere pus. Presso un ambulatorio, una infermiera esperta previo parere di un chiururgo mi aiutò a drenare il liquido, raccomandandomi di disinfettare spesso la zona. In questo modo il dolore è gradualmente scomparso, la fessura si è rimarginata e non ho più accusato fastidio. . . sino a qualche giorno fa. IL dolore è identico, ma le dimensioni del gonfiore mi sembrano ridotte. E' idonea una cura antiinfiammatoria (sto prendendo OKI mattina e sera e sto applicando localyn quotidianamente)???

Risposta del 07 dicembre 2007

Risposta a cura di:
Dott. PAOLO BRUSCHELLI


La cisti pilonidale ( o cisti a nido di peli) è caratteristica della regione sacro-coccigea.
Essa può andare incontro a una o più complicanze suppurative e abbastanza facilmente, se non correttamente trattata, recidiva.
Una delle tecniche meno note, ma molto efficace, è quella della crionecrosi ( necrosi da freddo)
L’intervento, che pratico da oltre 30 anni, si svolge in ambulatorio (ovviamente attrezzato, in anestesia locale, e consiste nel portare, con un apparecchio chiamato “criotomo” la regione interessata dalla cisti, a circa -90°C, ovvero a meno 90 gradi centigradi.
La necrosi che interessa il tessuto, a causa della bassa temperatura, guarirà in pochi giorni, e la cicatrizzazione avverrà in circa tre/quattro settimane.
Durante tale periodo è possibile attendere alla propria attività lavorativa !
Il Paziente, effettuato l’intervento, torna immediatamente al suo domicilio, o, se giunge da lontano, sosterà per 48 ore in albergo.
Può immediatamente attendere alla normale vita quotidiana, perché sede dell’intervento e le medicazioni sono assolutamente indolori.
LE MEDICINE NON CRESCONO SUGLI ALBERI. . . . HANNO SEMPRE UN COSTO BIOLOGICO.
CORDIALITA'

Dott. Paolo Bruschelli
Specialista attività privata
Ricercatore
Specialista in Anestesia e rianimazione
Specialista in Chirurgia generale
MONTECOSARO (MC)

Risposta del 07 dicembre 2007

Risposta a cura di:
Dott. PAOLO BRUSCHELLI


La cisti pilonidale ( o cisti a nido di peli) è caratteristica della regione sacro-coccigea.
Essa può andare incontro a una o più complicanze suppurative e abbastanza facilmente, se non correttamente trattata, recidiva.
Una delle tecniche meno note, ma molto efficace, è quella della crionecrosi ( necrosi da freddo)
L’intervento, che pratico da oltre 30 anni, si svolge in ambulatorio (ovviamente attrezzato, in anestesia locale, e consiste nel portare, con un apparecchio chiamato “criotomo” la regione interessata dalla cisti, a circa -90°C, ovvero a meno 90 gradi centigradi.
La necrosi che interessa il tessuto, a causa della bassa temperatura, guarirà in pochi giorni, e la cicatrizzazione avverrà in circa tre/quattro settimane.
Durante tale periodo è possibile attendere alla propria attività lavorativa !
Il Paziente, effettuato l’intervento, torna immediatamente al suo domicilio, o, se giunge da lontano, sosterà per 48 ore in albergo.
Può immediatamente attendere alla normale vita quotidiana, perché sede dell’intervento e le medicazioni sono assolutamente indolori.
LE MEDICINE NON CRESCONO SUGLI ALBERI. . . . HANNO SEMPRE UN COSTO BIOLOGICO.
CORDIALITA'

Dott. Paolo Bruschelli
Specialista attività privata
Ricercatore
Specialista in Anestesia e rianimazione
Specialista in Chirurgia generale
MONTECOSARO (MC)



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