Coma vegetativo

23 luglio 2006

Coma vegetativo


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20 luglio 2006

Coma vegetativo

Salve, avrei bisogno di informazioni per meglio comprendere le condizioni, purtroppo molto gravi, di un mio parente. La mia ignoranza in materia, non mi permetterà di esporre al meglio il problema, in ogni caso spero possiate perdonarmi e allo stesso tempo comprendermi. MI rivolgo a voi, perchè dai medici che hanno in cura mio Zio, riceviamo informazioni diverse, mai chiare, e soprattutto vorrei capire se potrebbero aver commesso errori. In breve vi prospetto la situazione dal principio: in seguito ad un incidente in moto mio Zio riporta fratture che interessano in particolar modo il torace e le gambe; il polpaccio della gamba sinistra viene strappato nell' urto. Subisce da subito un intervento di chirurgia vascolare e di chirurgia plastica per sistemare alla meglio la gamba. La prima TAC non rileva ematomi o danni cerebrali. Dal punto di vista respiratorio, mio Zio, precedentemente affetto da bronchite cronica e se non erro enfisema polmonare, entra da subito in crisi, e viene ventilato con il 100 % di ossigeno. Il quadro della situazione viene prospettato dai medici come gravissimo. . . E' tenuto per 2 settimane in coma farmacolagico, nel frattempo si sviluppa un' infezione nella gamba ma i medici per due settimane decidono di non amputarla perchè il sangue arriva al piede. Nelle due settimane la respirazione migliora gradualmente sino a portare i medici a ventilare al 40% di ossigeno. Viene diminuita anche la quantità di farmaci sedativi e mio Zio si sveglia, il primo giorno non del tutto, il secondo giorno è cosciente. Dopo di che entra in coma; inizialmente ci dicono coma ipoglicemico e decidono di amputare la gamba per eliminare il focolaio di infezione. Ad oggi, sono passate tre settimane dall'inizio del coma; i medici due settimane fà parlarono non più di coma bensi' di crisi ipoglicemica, successivamente di ischemia, ma in tutto ciò resta almeno per noi ignota la causa del coma. Ad oggi mio Zio è in terapia intensiva, non autosufficiente dal punto di vista respiratorio e, come il medico ha oggi per la prima volta definito, in coma pallico o vegetativo. Le mie domande sono: come si è passati da un coma farmacologico, ad un risveglio, ad un coma vegetativo? Perchè? Quanto incide la non amputazione della gamba nelle prime due settimane? E' possibile diagnosticare prima un coma ipoglicemico, poi un' ischemia, poi un coma medio grave, ora un coma vegetativo? Che probabilità ci sono che si salvi? Ci sono centri specializzati che potete raccomandarmi? Vi ringrazio per la vostra attenzione e perdonate la non precisione nelle informazioni che ho provato a trasmettervi.

Risposta del 23 luglio 2006

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI MIGLIACCIO


Lei è stato abbastanza preciso nelle informazioni, ma comunque è arduo risponderLe senza consultare la documentazione clinica. Dal coma apallico è molto difficile "uscire", ma sulle sue cause che possono essere molte (dall'embolo a una sofferenza vascolare cerebrale per motivi legati al trauma ecc. ) non è possibile esprimersi a distanza.
Auguri e cordialità

Dott. Giovanni Migliaccio
Medico Ospedaliero
Specialista in Neurochirurgia
MILANO (MI)



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