Bimbi obesi per cattive abitudini

17 novembre 2010
Aggiornamenti e focus

Bimbi obesi per cattive abitudini



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Non è esaltante la fotografia scattata dalla seconda edizione di "Okkio alla salute", l'indagine promossa da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità per monitorare abitudini di vita e alimentazione dei bambini delle scuole primarie. L'11% dei bambini salta la prima colazione e un altro 28% non la fa come si dovrebbe, il 23% non consuma quotidianamente frutta e verdura e il 41% beve almeno una volta al giorno bibite zuccherate. Uno su cinque pratica sport per non più di un'ora alla settimana e uno su due ha la tv in camera.

Quest'anno lo studio ha coinvolto più di 45mila scolari di terza media (8 anni) appartenenti a circa 2.600 istituti scolastici. Sono stati raccolti oltre 90mila questionari, compilati dai bambini e dai genitori, e gli alunni sono stati sottoposti a misurazione di peso, altezza e indice di massa corporea (Imc), per mappare la prevalenza di sovrappeso e obesità secondo standard internazionali. I questionari, in particolare, hanno consentito di indagare sulle abitudini alimentari dei bambini, sulla loro attività fisica e sulla consapevolezza dei genitori rispetto allo stile di vita dei figli. Il profilo che è emerso presenta parecchi aspetti sfavorevoli: per esempio, risulta in sovrappeso il 23,6% dei bambini, mentre il 12,3% si colloca nella fascia dell'obesità, ma sono dati di media nazionale, mentre in Campania la percentuale di bimbi obesi o in sovrappeso arriva al 49%. La tentazione è quella di correlare questi dati con le cattive abitudini alimentari che si stanno diffondendo tra i più giovani. Ma c'è anche la scarsa propensione all'attività fisica: un bambino su 4 non ha fatto moto il giorno precedente l'indagine, solo uno su dieci evidenzia abitudini sportive raccomandate per la sua età e uno su due trascorre più di due ore al giorno davanti alla tv o ai videogiochi.

Se questa è la realtà, la colpa è anche dei genitori: tra i bambini con sovrappeso/obesità, circa 4 madri su 10 non ritengono che il figlio abbia problemi con la bilancia; più in generale, sono parecchi i genitori - soprattutto di bambini sovrappeso/obesi - che sembrano sottostimare le abitudini alimentari dei propri figli. Stesso discorso per quanto concerne l'attività fisica: solo un genitore dimostra sull'argomento una percezione reale del problema. Anche la scuola, infine, si dimostra spesso latitante: il 64% degli istituti monitorati possiede una mensa ma solo il 12% distribuisce giornalmente alimenti sani (frutta, latte, yogurt); il 71% delle classi svolge due ore di attività motoria durante la settimana e il 90% delle scuole ha inserito nei propri programmi iniziative di promozione dell'attività motoria, ma solo il 64% ha intrapreso iniziative di educazione alimentare.



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