Per perdere peso, basta scegliere le calorie giuste

04 maggio 2015
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Per perdere peso, basta scegliere le calorie giuste



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Non esagerare con le calorie è il primo passo per perdere peso o evitare di metter su chili con il passare degli anni, ma per essere davvero certi di raggiungere il risultato è importante dare un'occhiata anche al tipo di calorie che si mettono nel piatto. Lo conferma dalle pagine della rivista American journal of clinical nutrition, un gruppo di esperti statunitensi guidati da Dariush Mozaffarian, ricercatore alla Tufts university e Harvard school of public health di Boston.

«L'idea che il corpo umano sia solo un contenitore per calorie è decisamente troppo semplicistica» dice il ricercatore, convinto che il peso non sia solo una questione di calorie, ma anche e soprattutto di qualità del cibo che mangiamo ogni giorno e quindi di qualità di carburante - le calorie - che forniamo all'organismo. Sulla base di queste convinzioni, Mozaffarian e colleghi hanno valutato come i cambiamenti nell'assunzione di cibi proteici, nel carico glicemico (misura di quantità e qualità dei carboidrati) e di altri fattori legati allo stile di vita potessero influenzare il peso nel corso degli anni. «Abbiamo seguito circa 120mila persone andando a misurare questi cambiamenti e studiando poi l'associazione con i cambiamenti di peso in un periodo di osservazione da 16 a 24 anni» spiega l'autore che per l'analisi ha tenuto conto anche di fumo, attività fisica, durata del sonno, tempo trascorso davanti alla Tv, indice di massa corporea e altri fattori che potrebbero influenzare l'ago della bilancia.

«Le linee guida suggeriscono spesso di variare la fonte di proteine, per esempio sostituendo la carne rossa con carne bianca o legumi, ma dalla nostra indagine emerge che spesso le proteine vengono sostituite con carboidrati, una scelta che alza in genere il carico glicemico dei pasti» dice Mozaffarian, sottolineando comeun alto carico glicemico sia risultato associato a un aumento di peso.

I diversi cibi si legano in modo differente ai chili persi o guadagnati nella mezza età e, in alcuni casi, cibi ritenuti "pericolosi" per la linea sono meno cattivi di quanto in genere si pensi o di quanto possano esserlo altri cibi in apparenza innocui.

«Consumare carboidrati raffinati e bevande zuccherate si associa a un aumento di peso nella mezza età, mentre consumare noci, pesci o yogurt ha l'effetto opposto e aiuta a perdere chili» dice Mozaffariansottolineando che cibi come le uova o il latte intero - tradizionali nemici della linea - non sembrano avere effetto sul cambiamento di peso nel tempo.
«Si tende spesso a eliminare i grassi, come se i cibi grassi fossero l'unico male e i più temibili pericoli per il giro vita, ma questo è un errore» dice il ricercatore, «per non accumulare chili nella mezza età è importante non controllare il carico glicemico dei pasti che si consumano». Un'idea potrebbe essere per esempio, ridurre il consumo di cereali - soprattutto quelli raffinati - optando per cibi con un carico glicemico più basso come la frutta o i cereali integrali. Un esempio per chiarire il concetto: a parità di carboidrati contenuti, circa 15 grammi, una patata al forno ha un carico glicemico doppio rispetto a una mela.

«I risultati della ricerca mettono in luce che la qualità del cibo che si porta in tavola è essenziale, ma non devono certo far pensare che le calorie non contino più nulla» commenta Lauri Wright, della University of south Florida di Tampa, «non ci sono cibi magici che permettono di perdere peso, l'equilibrio e la scelta di cereali integrali, grassi buoni e tante fibre sono il segreto per rimanere in forma e fare attenzione al bilancio delle calorie - comprese quelle che si bruciano con l'esercizio - ha ancora senso».



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