Ultimo aggiornamento: 26 ottobre 2017
Farmaci - Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese
Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale sacca 50 ml
INDICE SCHEDAINFORMAZIONI GENERALIAZIENDA
Industria Farmaceutica Galenica Senese S.r.l.MARCHIO
Sodio Lattato 11,2% Galenica SeneseCONFEZIONE
11,2% ev soluzione perfusionale sacca 50 ml
ALTRE CONFEZIONI DI SODIO LATTATO 11,2% GALENICA SENESE DISPONIBILI- Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale 1.000 ml
- Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale sacca 1.000 ml
- Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale 100 ml
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- Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale 500 ml
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- Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale 50 ml
PRINCIPIO ATTIVOsodio (S)- lattato soluzioneFORMA FARMACEUTICAsoluzione (uso interno)
GRUPPO TERAPEUTICOSoluzioni endovena elettrolitiche
CLASSEC
RICETTAmedicinale soggetto a prescrizione medica
SCADENZA36 mesi
PREZZODISCR.
INDICAZIONI TERAPEUTICHEA cosa serve
Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale sacca 50 mlTrattamento degli stati lievi o moderati, ma non gravi, di acidosi metabolica.
CONTROINDICAZIONIQuando non dev'essere usato
Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale sacca 50 ml - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
- acidosi lattica;
- alterazione dei processi ossidativi che impediscono l'utilizzazione del lattato (shock, ipossiemie);
- alcalosi metabolica e respiratoria;
- ipotermia;
- malattie da accumulo di glicogeno;
- in sufficienza epatica;
- condizioni associate ad una ridotta perfusione dei tessuti;
- circolazione extracorporea.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USOCosa serve sapere prima di prendere
Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale sacca 50 mlUsare con cautela in pazienti con scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale grave e in stati clinici in cui esiste edema con ritenzione salina; in pazienti in trattamento con farmaci ad azione inotropa cardiaca o con farmaci corticosteroidei o corticotropinici.
I sali di sodio devono essere somministrati con cautela in pazienti con ipertensione, insufficienza cardiaca, edema periferico o polmonare, funzionalità renale ridotta, pre-eclampsia, o altre condizioni associate alla ritenzione di sodio .
La somministrazione continua può determinare sovraccarico idrico e di sodio, stato congestizio e riduzione della concentrazione degli elettroliti. Durante l'infusione è buona norma monitorare il bilancio dei fluidi, gli elettroliti, l'osmolarità plasmatica e l'equilibrio acido-base.
La soluzione deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili. Usare subito dopo l'apertura del contenitore. Il contenitore serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l'eventuale residuo non può essere utilizzato.
INTERAZIONIQuali farmaci o principi attivi possono interagire con l'effetto di
Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale sacca 50 mlI corticosteroidi sono associati con la ritenzione di sodio e acqua, con conseguente edema e ipertensione: pertanto, è necessario usare cautela nella somministrazione contemporanea di sali di sodio e corticosteroidi .
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONECome si usa
Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale sacca 50 mlIl medicinale è una soluzione ipertonica e deve essere somministrato per infusione endovenosa con cautela e a velocità controllata di infusione.
La dose è dipendente dall'età, peso, condizioni cliniche, quadro elettrolitico, equilibrio acido-base e osmolarità del paziente
Generalmente si somministrano 60-90 mEq alla volta fino a 180 mEq/die, con la possibilità di aumentare questo dosaggio in relazione alla risposta del paziente.
Nei bambini la sicurezza e l'efficacia di sodio lattato non sono state determinate.
SOVRADOSAGGIOCosa fare se avete preso una dose eccessiva di
Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale sacca 50 mlSintomi
La somministrazione di dosi eccessive di soluzioni di sodio lattato può portare, a seconda delle condizioni cliniche del paziente, ad ipernatriemia e/o ipervolemia, ipocaliemia, iperlattacidemia.
L'ipernatriemia e la ritenzione eccessiva di sodio laddove sussista una difettosa escrezione di sodio a livello renale determina disidratazione degli organi interni, in particolar modo del cervello, e l'accumulo di fluidi extracellulari con edemi che possono interessare il circolo cerebrale, polmonare e periferico con comparsa di edema polmonare e periferico.
Trattamento
Sospendere immediatamente l'infusione e istituire una terapia correttiva per ridurre i livelli plasmatici degli ioni che risultano in eccesso e ristabilire, se necessario, l'equilibrio acido-base .
Il paziente dovrà essere tenuto sotto osservazione per valutare la comparsa di eventuali segni e sintomi correlabili al farmaco somministrato, garantendo al paziente le relative misure sintomatiche e di supporto a seconda della necessità.
In questi casi è raccomandata la somministrazione endovenosa di glucosio 5% o soluzioni di sodio cloruro ipotoniche o isotoniche (in quanto risultano ipotoniche per il paziente ipernatremico).
In caso di elevata natriemia si possono impiegare diuretici dell'ansa.
Una natremia superiore a 200 mmol/l può richiedere l'impiego della dialisi.
EFFETTI INDESIDERATIQuali sono gli effetti collaterali di
Sodio Lattato 11,2% Galenica Senese 11,2% ev soluzione perfusionale sacca 50 mlDi seguito sono riportati gli effetti indesiderati del sodio lattato, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.
Disordini dell'equilibrio idrico ed elettrolitico
Ipernatriemia, ipervolemia, ipoosmolarità, ipocaliemia, iperlattacidemia.
Patologie del sistema nervoso
Cefalea, vertigini, irrequietezza, febbre, irritabilità, debolezza, rigidità muscolare, convulsioni, coma, morte
Disturbi psichiatrici
Sonnolenza, stati confusionali.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Dispnea, arresto respiratorio, edema polmonare.
Patologie gastrointestinali
Sete, ridotta salivazione, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali.
Patologie cardiache
Tachicardia.
Patologie dell'occhio
Ridotta lacrimazione.
Patologie renali e urinarie
Insufficienza renale.
Patologie vascolari
Ipotensione, ipertensione, edema periferico.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Episodi febbrili, infezione nel sito di infusione, dolore o reazione locale, irritazione venosa, trombosi o flebite venosa, necrosi tissulale.
CONSERVAZIONEFlaconcini: nessuna speciale precauzione per la conservazione. Conservare nella confezione originale e nel contenitore ermeticamente chiuso. Non refrigerare o congelare.
Sacche: conservare a temperatura non superiore a 30°C. Conservare nella confezione originale e nel contenitore ermeticamente chiuso. Non refrigerare o congelare.
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