Effetti collaterali

02 marzo 2005

Effetti collaterali


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26 febbraio 2005

Effetti collaterali

Buongiorno, a causa di una sindrome ossessivo compulsiva abbastanza grave vengo da anni trattata con dumirox al quale è stato aggiunto successivamente il risperdal, alle iniziali alte dosi di dumirox sono riuscita a ridurre fino alle seguenti dosi: 150 mg di dumirox e mezzo grammo ( spero di non sbagliare intendo mezza pillola) di risperdal al giorno, il disturbo sembra ben controllato anke se si riaccende in piccole crisi quando sono molto stanca o difronte a comportamenti particolari delle persone con cui ho a che fare. Ho due problemi legati a questo, un aumento di peso e soprattutto dei problemi sessuali: calo della libido, calo della lubrificazione e da pluriorgasmica sono diventata quasi anorgasmica. . . Sono di base ( esperienze passate) spaventata dalle conseguenze dei rapporti interpersonali, e tendo a rinchiudermi nell'asolità e uscire pochissimo, mia madre insiste sul fatto che una mia regolare esposizione ai raggi solari potrebbe permettere di diminuire ancora il dosaggio, ma la cosa non mi convince molto. . . . Può consigliarmi qualcosa per risolvere questi sgradevoli effetti collaterali? La psicoterapeuta dalla quale ero in cura non sembrava interessarsene molto visto che non ho un compagno fisso, ma io penso che una persona debba avere una vita sessuale serena anke nel suo piccolo con l'autoerotismo e questa cosa non mi sta bene. In più sono quasi due mesi che non ho il ciclo e che mi sento più frigida del solito, cosa mi sta succedendo? Cordiali Saluti R. F.

Risposta del 02 marzo 2005

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO


I farmaci che lei sta assumendo possono effettivamente far diminuire il desiderio sessuale, anche se una valutazione della libido dovrebbe tener conto anche di altri fattori più legati allo stato psichico, alla capacità di fare progetti di vita e di trovare soddisfazione nelle proprie attività.
Che i raggi solari svolgano una azione antidepressiva, è vero.
Questo però non significa che esponendosi alla luce del sole lei possa diminuire automaticamente i farmaci, semplicemente significa che lei dovrebbe avere una maggior cura di sè e organizzarsi una vita più "sana" anche dal punto di vista fisico e sociale.
Non so se lei svolge qualche attività fisica: le sarebbe di grande aiuto.
Può essere andare in piscina o in palestra una volta o due alla settimana; oppure fare tutti i giorni una passeggiata di mezz'ora.
Come vede non sono grandi cose, ma aiutano a mettere in circolo endorfine che sono fondamentali nel processo di cura.
Non dice che tipo di psicoterapia lei abbia fatto, ma la invito a prendere in cosiderazione una psicoterapia di tipo cognitivo che la aiuti a riorganizzare le emozioni nella loro relazione con le proprie attività quotidiane.

Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)



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