03 dicembre 2004
Ipertrofia prostatica
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30 novembre 2004
Ipertrofia prostatica
Salve, mi è stata diagnosticata una ipertrofia prostatica benigna con l'ecografia transrettale(dimensioni 4, 7mm, 5, 2mm e 4, 2mm). Vorrei qualche chiarimento se possibile. Da circa un anno mia moglie (che adesso abbiamo scoperto con il diabete che sta curando), aveva forti bruciori e prurito alla vagina con perdite bianche che ha curato con Daktarin crema. Nello stesso periodo io avevo bisogno di urinare spesso. I sintomi si erano interrotti ma da due mesi ho continuo bisogno di urinare anche di notte. Gli esami da me fatti (spermiocoltura, urinocoltura e urine ha evidenziato solo presenza di leucociti e alcune colonie di stafilococco non patogeno, mentre clamidia, micoplasmi, tricomonas sono negativi con i metodi tradizionali di esami). Con il tampone vaginale a mia moglie è stato trovato l'ureaplasma urealiticum che adesso sta curando con iosalide 1g. Io sto curando l'ipertrofia prostatica con Ibiprovir 2 mg e permixon 320 mg; gli effetti si sono ridotti ma di notte mi devo alzare lo stesso. E' possibile che anch'io possa avere questo batterio non evidenziato con gli esami tradizionali e sia responsabile della mia prostatite? Ho anche fatto l'antibiotico per 5 gg Chinoplus 600mg, senza risultati. Ho 53 anni, cosa devo fare, per favore mi dia un consiglio. Grazie infinite.Risposta del 03 dicembre 2004
Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA
Alcune volte una normale spermiocoltura non permette l'identificazione dei batteri responsabili di una infiammazione delle vie seminali e della prostata. In questo caso può essere utile eseguire il test di Meares -Stamey che prevede una valutazione citologica e colturale sul secreto prostatico e su alcuni campioni di urina presi prima e dopo il massaggio diretto della prostata. Cordiali saluti. Dr. Giovanni Beretta andrologo urologo.
Dott. Giovanni Beretta
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
FIRENZE (FI)