Mielopatia spondillogenica

16 marzo 2006

Mielopatia spondillogenica


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07 marzo 2006

Mielopatia spondillogenica

Sono un disabile dii 35 anni, affetto da una Tetraparesi Spastica Distonica Neonatale, e sofferente da alcuni mesi di una Mielopatia Spondilogenica C6-C7, i cui sintomi sono dolori lancinanti al polso ed alle braccia (in corrispondenza del nervo ulnare) e, soprattutto, parestesia ai piedi e rigidita' alla gamba sinistra, tanto da non essere piu' in grado di camminare autonomamente. Nella seconda meta' di marzo dovro' essere operato, ed il Neurochirurgo mi ha spiegato che dopo l'intervento la mielopatia, di norma, rientra, salvo presenza di cellule morte; in quest'ultimo caso (il piu' pessimmistico) la patologia si arresta. Esistono fattori che possono determinare la morte di cellule? Se si', quali possono essere?

Risposta del 16 marzo 2006

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI MIGLIACCIO


Il collega intendeva dire con parole semplici che se la compressione cervicale sul midollo non ha creato una sofferenza delle strutture midollari (prevalentemente i fasci midollari che sono da collegamento tra il cervello e la periferia del corpo, i muscoli, ) l'intervento, finalizzato appunto a dare più spazio al midollo costretto dal restringimento del canale vertebrale, avrà beneficio sia sul dolore che sulla deambulazione compatibilmente con la Sua malattia di base.
Cordialmente

Dott. Giovanni Migliaccio
Medico Ospedaliero
Specialista in Neurochirurgia
MILANO (MI)



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