Italiani in vacanza con l'automedicazione in valigia

20 maggio 2011
Aggiornamenti e focus, Speciale Tosse nel bambino

Italiani in vacanza con l'automedicazione in valigia



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Oltre l'80% degli italiani non partirebbe mai per le vacanze senza i farmaci di automedicazione, li considera utili anche per brevi viaggi in caso di un po' di tosse, una piccola contusione, un arrossamento degli occhi, una puntura d'insetto. Tutti disturbi trattabili senza bisogno di rivolgersi al medico per la ricetta. Secondo un'indagine commissionata da Anifa (Associazione nazionale dell'industria farmaceutica dell'automedicazione) su un campione di 1.000 persone, nelle valigie degli italiani non mancano infatti gli antinfiammatori (61,3%), gli antipiretici (45%) e i disinfettanti (40%). Nell'80% dei casi sono le donne che si occupano di questo aspetto del viaggio, e più della metà degli intervistati sceglie i farmaci a seconda della destinazione mentre una quota più piccola ha una sorta di kit standard. Una volta raggiunta la meta, se si presentano problemi di salute, è il farmacista il punto di riferimento riconosciuto quasi dall'80% degli italiani. Le donne sono piu' abituate a rivolgersi al farmacista per informazioni e consigli rispetto agli uomini (rispettivamente 74% e 65%) che, al contrario, tendono a ricercare l'aiuto del medico (28%). La fascia di età più attenta a questo aspetto della vacanza è quella sopra i 45 anni. Tra i farmaci immancabili ci sono un antidolorifico, un analgesico, un antipiretico e un antinfiammatorio, disinfettanti per la gola, un digestivo, un lassativo, melatonina contro i disturbi del jet lag e un antidiarroico e creme con antistaminico o cortisonico per chi ha la pelle sensibile alle scottature solari.



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