Infezioni a trasmissione sessuale in crescita tra i giovani

24 ottobre 2023
Aggiornamenti e focus

Infezioni a trasmissione sessuale in crescita tra i giovani



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Dalla sifilide all'Hiv passando per clamidia e papilloma virus, ogni giorno, nel mondo, vengono contratte più di un milione di infezioni a trasmissione sessuale: a ricordarlo è l'Organizzazione Mondiale della Sanità. E il problema è molto diffuso anche in Italia, dove si è osservato un "aumento rilevante nell'ultimo decennio", in particolare tra gli under 24, in base ai dati dell'Istituto Superiore di Sanità. 

Nel nostro Paese, dal Sistema Sorveglianza delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (Ist) dell'Iss, sono stati segnalati 151.384 nuovi casi di infezioni dal 1991 al 2021, con un aumento costante a partire dal 2005 e un rallentamento nel 2020 a causa dell'emergenza Covid. 

Moltissime sono quelle che non vengono diagnosticate o che lo sono in ritardo e la fascia più colpita è quella tra 15 e 24 anni.

Infezioni a trasmissione sessuale in crescita tra i giovani


"L'aumento rilevante che abbiamo osservato in Italia nell'ultimo decennio, in particolare tra i giovani - spiega Barbara Suligoi, responsabile del sistema di sorveglianza Ist dell'Iss - indica la scarsa consapevolezza e l'insufficiente informazione del cittadino. 

La patologia più diagnosticata sono i condilomi: sono causati dal virus del papilloma umano e sono pertanto prevenibili dalla vaccinazione anti-HPV, che previene anche vari tumori ano-genitali. La maggior parte di queste infezioni sono curabili se diagnosticate e trattate tempestivamente. Ma, in mancanza di trattamento, il rischio di gravi conseguenze a distanza di tempo è elevato: problemi durante la gravidanza, sterilità e tumori. 

Per questo è importante rivolgersi tempestivamente al medico e in presenza di qualsiasi disturbo a livello genitale". Spesso queste infezioni possono restare asintomatiche a lungo, ma si possono prevenire "usando il condom e evitando rapporti non protetti con partner di cui non si conosce lo stato di salute", aggiunge Suligoi. Salute sessuale però vuol dire anche altro, per l'Organizzazione mondiale della Sanità: "è un diritto" e "fa parte di una vita normale e sana".

Promuovere il sesso sicuro, l’intimità, il piacere, il consenso e il benessere


Un concetto inserito anche nell'ultima edizione della Classificazione Internazionale delle Malattie, che per la prima volta contiene un capitolo sulla salute sessuale. "Ci si è impegnati molto finora sulla prevenzione delle malattie, senza riconoscere come il sesso sicuro significhi anche promuovere l'intimità, il piacere, il consenso e il benessere", ha affermato la Lianne Gonsalves, del programma speciale dell'Oms dedicato al tema. Molte donne e ragazze invece continuano a subire rapporti non consensuali e violenti. 

"Il diritto alla salute sessuale - ricorda il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa) - è negato quando il sesso è avvolto nella vergogna e nell'ignoranza, o legato alla coercizione, all'abuso o allo sfruttamento", ma anche quando manca l'accesso alla contraccezione. "Il consenso è un elemento cruciale di qualsiasi incontro sessuale sano e dobbiamo educare noi stessi e gli altri su cosa significhi", scrive la World Association for Sexual Health. Questo passa anche "per il rispetto delle scelte di ciascuno in materia, indipendentemente dal genere e dall'orientamento".


fonte: Doctor33




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