L’antibiotico resistenza: una grave minaccia alla salute globale

24 gennaio 2024
Aggiornamenti e focus

L’antibiotico resistenza: una grave minaccia alla salute globale



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L'antibiotico resistenza provoca 1,5 milioni di morti all'anno nel mondo. Il Rapporto nazionale sull'uso degli antibiotici in Italia, condotto dall'Agenzia italiana del farmaco, riporta che nel 2021 il consumo complessivo - pubblico e privato - di antibiotici nel nostro Paese è stato pari a 17,1 dosi ogni mille abitanti. L'analisi dei dati di Medicina Generale sulle prescrizioni ambulatoriali di antibiotici per specifiche patologie infettive offre un ulteriore dato allarmante: l'uso inappropriato degli antibiotici supera il 24% per quasi tutte le condizioni cliniche studiate (influenza, raffreddore comune, laringotracheite, faringite e tonsillite, cistite non complicata).

Antibiotico resistenza


Così, se gli antibiotici hanno contribuito a ridurre significativamente la mortalità associata alle malattie infettive nel corso del ventesimo secolo, oggi il loro uso massiccio, ripetuto e improprio, ha portato alla comparsa di batteri resistenti. L'antibiotico resistenza rappresenta una delle più gravi minacce alla salute pubblica globale. Tanto da essere paragonata ad una pandemia. Un numero crescente di infezioni come polmonite, tubercolosi, gonorrea, salmonellosi stanno diventando più difficili da trattare perché gli antibiotici usati per curarle stanno perdendo efficacia. Risultato: la resistenza agli antibiotici  porta a un prolungamento dei ricoveri, a un aumento delle spese mediche e ad un aumento della mortalità.



Assumere antibiotici solo sotto prescrizione medica


L'azione individuale più importante di cui possiamo farci carico per ridurre questo fenomeno in pericolosa crescita è l'uso prudente degli antibiotici. Sono farmaci che vanno maneggiati con cautela. Significa che vanno assunti solo se necessario e per trattare le infezioni batteriche. Non hanno infatti alcun effetto su virus o funghi. E ricordiamoci che la maggior parte delle infezioni invernali come raffreddore, influenza, bronchite sono dovute a virus. Vanno assunti nella dose corretta, rispettando i giusti intervalli tra le assunzioni e la durata del trattamento. Assolutamente vietato il fai-da-te: deve essere il medico a prescriverne l'assunzione. Inoltre, un trattamento antibiotico non deve mai essere condiviso tra più persone e deve sempre essere preso fino alla fine. Perché le infezioni batteriche mal curate possono riemergere e dare luogo allo sviluppo di batteri resistenti. Gli antibiotici non dovrebbero mai essere messi da parte, nel cassetto, per essere utilizzati in un momento successivo perché un'infezione non assomiglia a un'altra. Un antibiotico attivo contro un batterio può non essere inefficace contro un altro.


Carla De Meo





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