Prevenzione in vista

23 novembre 2007
Aggiornamenti e focus

Prevenzione in vista



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Disturbi e patologie della vista, un settore nel quale le possibilità della diagnostica e dei trattamenti sono davvero notevolmente migliorate. Per questo è ancora più importante agire tempestivamente, sui fattori predisponenti quando possibile e soprattutto con una maggiore attenzione ai controlli, quelli specialistici ma anche quelli medici di routine per cogliere segni a rischio vista legati ad altre patologie. La prevenzione è necessariamente uno dei cavalli di battaglia della Società oftalmologica italiana (SOI), che si attiva con nuove iniziative, mentre interviene criticamente in campo sanitario e si occupa di aspetti medico-legali a tutela di medici e pazienti. Per questi ultimi la novità principale è la creazione dell'ente no profit Per Vedere Fatti Vedere Onlus, annunciata a Milano e attiva in un paio di settimane, anche con una help line telefonica (www.pervederefattivedere.it). In un'area si realizzerà anche la Carta dei diritti del paziente oftalmico, tuttora mancante. "La onlus vuole porsi" spiega il presidente del comitato scientifico SOI "come un autorevole punto di riferimento per informare malati e familiari, sensibilizzare su gravi patologie oculari, consentire l'accesso a cure costose a pazienti disagiati, e altro ancora: le principali malattie individuate per concentrare la propria azione nel triennio 2007-9 sono la degenerazione maculare senile e il glaucoma".

Attenti anche a pressione e glicemia


La focalizzazione su queste due patologie è presto spiegata. La degenerazione maculare età-correlata (AMD), con forte deficit visivo fino alla cecità, continua ad aumentare con l'invecchiamento generale e colpisce un terzo degli over 75, e un milione e mezzo di persone tra 50 e 70 anni; c'è anche una predisposizione costituzionale e ci sono fattori predisponenti ancora allo studio come l'esposizione alla luce solare. In terapia sono apparse sostanze antitumorali che riducono la proliferazione e quindi la progressione, ora anche per iniezione endovitreale; il problema delle nuove terapie sono i costi elevati per la sanità, considerata tra l'altro la proiezione di un terzo della popolazione sopra i 65 anni per il 2050. Il glaucoma è un'altra grave malattia oculare di cui soffrono oltre 550 mila italiani e per la quale è previsto un forte incremento per il crescente invecchiamento. Ma ci sono pure condizioni patologiche come l'ipertensione e il diabete mellito, che nel tempo possono portare a lesioni del microcircolo della retina. Controllare pressione arteriosa e glicemia quindi è utile anche per la prevenzione oftlamologica, soprattutto per anziani e soggetti a rischio, e il ruolo del medico di famiglia è essenziale. Senza contare la vera prevenzione primaria, cioè alimentazione equilibrata con meno zuccheri, sale, calorie e più movimento.
Intanto si è molto evoluta la diagnostica fine. Dall'angiografia con indocianina, che visualizza meglio i vasi che nutrono la retina permettendo la diagnosi precoce di AMD, retinopatia diabetica e trombosi venose retiniche, all'ecografia oculare con ultrabiomicroscopio, un ecografo ad alta risoluzione che permette un approfondito studio delle patologie corneali e dell'iride ed è utile per le valutazioni chirurgiche. Quest'ultimo si affianca ad altri ecografi di ultima generazione come gli Optical coherence tomography (OCT), compreso uno specifico per le retinopatie come le maculopatie di tipo umido.

I costi della chirurgia


Un'eccellenza oftalmologica italiana è la terapia della cataratta, con un'efficienza raggiunta nella facoemulsificazione, circa 500 mila all'anno, tale da ridurre le liste d'attesa. "Un disturbo che prima o poi da anziani tocca a tutti e spesso si manifesta già dopo i 60 anni, ancora nella piena attività" sottolinea Matteo Piovella, segretario della SOI. "Un'evoluzione importante è la lente intraoculare multifocale, cristallino artificiale per vedere da vicino oltre che da lontano evitando gli occhiali per la lettura, che costa però 600 euro invece dei 70 di quello tradizionale. La SOI aveva chiesto un aumento del rimborso per la chirurgia della cataratta dai 1.000 euro attuali a 1.500, o almeno la compartecipazione per le nuove lenti costose per la sanità, ma un emendamento in tal senso della Finanziaria è stato bocciato. Invece l'intervento è più personalizzato e obbliga a un miglior studio del paziente, riducendo anche il rischio di complicanze". Altre iniziative sono l'istituzione da pochi anni della CerSoi, certificazione di qualità degli studi oculistici, e quella del modulo di consenso informato; al recentissimo 87° Congresso nazionale poi, la relazione ufficiale si è incentrata e concretizzata in un manuale sugli aspetti medico-legali, a tutela dei medici e dei pazienti. "La SOI" chiude in polemica Piovella "non è stata invece ammessa nella Commissione per decidere l'istituzione delle lauree in ottica e optometria, che conferiranno circa 60 mila lauree triennali, contro i sei anni più specializzazione di quelle tradizionali".

Elettra Vecchia



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