Prevenzione ictus ischemico celebrale

31 ottobre 2004

Prevenzione ictus ischemico celebrale


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25 ottobre 2004

Prevenzione ictus ischemico celebrale

un paziente molto anziano che presenta disturbi tipo "fibrillazione atriale", dopo che si è verificato un TIA peraltro leggero e che non ha portato a conseguenze gravi, è da considerarsi ad alto rischio di un successivo ictus anche letale? su cosa dovrebbe basarsi essenzialmente la prevenzione verso un secondo attacco + grave. grazie. s. M.

Risposta del 31 ottobre 2004

Risposta a cura di:
Dott.ssa MILENA DE MARINIS


In genere, i pazienti affetti da Fibrillazione atriale assumono degli anticoagulanti nella prevenzione dell' Ictus ischemico. Essendo lei in una fascia di età piuttosto avanzata, le sconsiglio una terapia anticoagulante e le suggerisco una terapia antiaggregante, che la protegge, senza eccessivi rischi. Se prima del TiA stava già assumendo una terapia antiaggregante, le consiglio di consultare un neurologo per farsi prescrivere un antiaggregante più "potente".

Prof. Milena De Marinis
Universitario
ROMA (RM)



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