Rondelle di spinaci alla trota affumicata

18 febbraio 2018
Ricette Pesce

Rondelle di spinaci alla trota affumicata



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Ingredienti per un rotolo di circa 18 fette



500 g di spinaci freschi
6 uova
150 g di trota affumicata a fette
200 g di formaggio spalmabile, anche light
40 g di pinoli
40 g di parmigiano reggiano grattugiato
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe nero q.b.


Come si prepara



Lava e sbollenta per 4 minuti gli spinaci, avendo cura di non aggiungere acqua (la producono da soli). Quando li scoli, abbi cura di strizzarli molto bene, anche con le mani. Versa gli spinaci ben strizzati nel contenitore del mixer con i pinoli, il parmigiano, l'olio, sale e una macinata di pepe, poi frulla fino a ottenere una crema. Trasferisci la crema di spinaci in una ciotola, aggiungi le uova, aggiusta eventualmente di sale e pepe e mescola molto bene. Versa il tutto in una teglia rettangolare, ricoperta di carta da forno, e piuttosto ampia: l'impasto, che è quasi liquido, deve espandersi per tutta la teglia e avere uno spessore di pochi millimetri. Inforna a 190 gradi per circa 15 minuti. Estrai dal forno e lascia raffreddare. Quindi estrai dalla teglia la carta da forno con sopra la spianata di spinaci e cospargi quest'ultima di formaggio spalmabile. Sopra disponi le fette di trota affumicata fino a coprirla tutta e poi, aiutandoti con la carta da forno, arrotola il tutto dal lato più lungo del rettangolo. Chiudi con la stessa carta, appoggia il rotolo sopra un vassoio e metti in frigorifero fino a quando lo servirai tagliato a rondelle.

Il must di questo piatto: muscoli a prova di sforzi

Cominciamo col fare chiarezza sul primo ingrediente di questa gustosa preparazione: gli spinaci. Anche se NON è vero che contengono più ferro di molti altri vegetali (in proporzione, per esempio, le lenticchie ne apportano molto di più!), il mito di Braccio di Ferro, non è tutto da sfatare, in quanto mangiare spinaci può fare molto bene alla muscolatura. Una recente ricerca condotta presso il Karolinska Institutet di Stoccolma ha infatti dimostrato che gli spinaci contengono in abbondanza nitrati inorganici, sostanze che hanno il pregio di far funzionare al meglio la muscolatura, riducendo il fabbisogno di ossigeno. Inoltre, oltre  a un buon contenuto di vitamina C, sempre prezioso soprattutto in inverno, gli spinaci sono ricchi di vitamina K1, che è importante per prevenire l'osteoporosi e per permettere la coagulazione del sangue; abbondano di magnesio, un minerale indispensabile per il buon funzionamento di tutto l'organismo; e sono una miniera di acido folico, anzi di folati che vengono poi trasformati in acido folico o vitamina B9. L'acido folico è una sostanza indispensabile per l'organismo e attraverso il suo metabolismo si formano enzimi chiave nella produzione del DNA. La carenza di acido folico porta ad apatia, stanchezza, difficoltà del sonno e della concentrazione oltre a problemi della pelle; infine è una sostanza utilissima nelle donne in gravidanza.
In questo piatto, poi, viene utilizzata la trota affumicata al posto del salmone: una scelta più economica e, per certi versi, anche più salutista. Perché non ho usato il salmone che per le feste è così gradito, diffuso e qui ci starebbe benissimo? Beh, proprio in ciò sta la scelta eco, bio e salutista. Come resa in cucina e come sapore, il salmone e la trota affumicata sono praticamente identici. Come contenuto di nutrienti (tra cui gli omega3) pure. Utilizzare la trota consente di ovviare al dilemma di scegliere tra salmone da allevamento, che arriva dall'altra parte del mondo, spesso sosta in acque inquinate con tutto quel che segue, e il salmone selvaggio - che non implica problemi di inquinamento, però è più difficile da reperire e soprattutto ha un prezzo altissimo, anche più di 90 euro al chilo. Io ho deciso di ovviare scegliendo le fettine di trota affumicata. Sui benefici di questo pesce, che tra l'altro costa molto meno del salmone, abbiamo scritto anche di recente proprio in questa rubrica. A proposito poi di affumicato, un gusto che specie durante le feste è molto gradito nel pesce e non solo, vogliamo ricordare che non si tratta di un tipo di cottura, bensì di una procedura che - unita alla salatura - permette di conservare più a lungo gli alimenti, oltre a dare una spiccata nota di sapore.
Di certo, tra la spinta energetica assicurata dal consumo di spinaci e le sostanze contenute nel pesce, come gli omega3, il livello di endorfine (che non si alza soltanto mangiando dolciumi) sale e il buon umore è assicurato.

Antiossidanti per contrastare l’invecchiamento

Ricchissimi di minerali, spesso gli spinaci vengono consumati con il limone e c'è una base scientifica per questa consuetudine: aggiungere succo di limone agli spinaci cotti aiuta ad assimilare meglio il calcio e il ferro in essi contenuti. L'azione antiossidante è garantita poi dalle vitamine B e C, dai carotenoidi, clorofilla e luteina, una sostanza quest'ultima particolarmente antiossidante, in grado di combattere i radicali liberi che provocano l'invecchiamento di cellule e tessuti nel nostro organismo.

Cosa dice la nutrizionista*

«Gli spinaci contengono circa 23 calorie ogni 100 grammi, dunque il loro consumo è indicato anche per chi segue un regime dietetico particolarmente rigido. Perché rimanga inalterato l'apporto dei nutrienti più preziosi come le vitamine e l'acido folico sarebbe bene consumare il vegetale crudo, nelle insalate o in aggiunta alle zuppe. Ma anche l'utilizzo che ne viene fatto nella ricetta di questa settimana, e cioè prima sbollentati e poi al forno, è comunque interessante per la quantità di fibra assicurata, che ha un'azione depurativa e lassativa».

* Prof.ssa Evelina Flachi, specialista in Scienza dell'alimentazione-Nutrizionista.
Collabora con La Prova del cuoco, Raiuno, ed è presidente della Fondazione italiana per l'educazione alimentare


Gli spinaci in cucina

  • Sono un vegetale assai versatile, che viene molto usato nelle preparazioni più classiche, sia cotto sia crudo.
  • La loro stagione va da novembre a marzo.
  • C'è un'accortezza da suggerire già in fase di lavaggio: è sempre meglio effettuare questo passaggio sotto acqua corrente, risciacquando gli spinaci più volte per eliminare i residui di terra, evitando così di lasciarli a bagno in acqua, in quanto con l'ammollo si rischia di disperdere diversi elementi nutrizionali che li compongono.
  • Quando si consumano crudi, è meglio preferire le foglioline più piccole e tenere, e utilizzare le foglie più grandi e dure per zuppe, torte salate e farcie, di cui spesso gli spinaci sono l'ingrediente principe, sia per riempire la pasta oppure preparazioni a base di carne o, ancora, vegetariane.

A cura di:
Gloria Brolatti
Giornalista e food blogger
www.emoticibo.com



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