Soffro di depersonalizzazione e di derealizzazione

27 maggio 2007

Soffro di depersonalizzazione e di derealizzazione


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24 maggio 2007

Soffro di depersonalizzazione e di derealizzazione

Salve, ho 23 anni. da circa 4 anni soffro di ansia e per alcuni mesi ho anche sofferto di attacchi di panico, adesso sto meglio, preciso che non ho fatto ricorso a cure psichiatriche, mai avuto un consulto psichiatrico e neppure dal medico di famiglia, ho solo assunto blandi sedativi acquistati in erboristeria, del tipo valeriana e biancospino. Adesso racconto brevemente quello che mi accade spesso. Mi sveglio durante la notte oppure sono in procinto di addormentarmi ed entro in catalessi, prima durava solo pochi minuti, adesso le paralisi si possono prolungare anche più di mezz'ora. Inizialmente provavo un senso di disagio, mai paura, poi ho imparato a rilassarmi e improvvisamente ho sperimentato quello che nell'esoterismo viene chiamata "proiezione astrale" o "esperienza fuori dal corpo", precisando che solo per coincidenza ho associato le mie esperienze con quelle esoteriche leggendo vari articoli nel web ed acquistando dei libri che si interessano dell'argomento. Quando mi rilasso durante la paralisi percepisco un corpo sottile e automaticamente ho imparato ad alzarmi dal letto con questo corpo come se lo stessi facendo veramente con il corpo biologico. La sensazione di allontanarsi dal posto in cui riposo è netta, consapevole che il mio corpo sta dormendo, dopo pochi secondi comincio a vedere la mia camera, osservo il mio letto, ma non vedo il mio corpo corpo ed è sempre disfatto, inoltre tutto semprerebbe modificato dal mio stato d'animo, ci sono molti particolari che nell'ambiente fisico sono diversi o possono non esserci. Percepisco la realtà come un sogno, sia chiaro, però la visione è straordinariamente nitida, osservo attentamente ogni oggetto della mia camera, mantenendo la lucidità, mi sposto dalla mia camera in altre camere oppure all'esterno di essa, posso anche interagire con personaggi creati dalla mia mente, ma raramente sono consapevole che sono solo proiezioni incoscie. Adesso vorrei sapere se le mie esperienze sono legate al fenomeno della "depersonalizzazione", dopo avere scoperto che simili esperienze alle mie possono essere collegate ad essa e che possano esserne la diretta causa. Ho letto anche che a questi fenomeni si possono presentare anche le cosiddette "derealizzazioni" e riscontrai tutti i sintomi della derealizzazione in questa esperienza che vi racconto: ""una volta durante un lungo riposo pomeridiano stanco fisicamente che emotivamente, ebbi un'esperienza fuori dal corpo particolarmente vivida e lucida, al risveglio inzialmente sembrava tutto normale, ma poi quando scesi dal letto ebbi la strana sensazione di trovarmi in un sogno, o comunque dentro un'illusione, consapevole però di essere sveglio e nel piano fisico e non in quello dei sogni. Scesi in cucina dal piano di sopra e vidi mia madre seduta in poltrona, ebbene ebbi la sensazione che lei non fosse vera, una specie di robot, scoprii in seguito che la definizione esatta è "automa", non mi vergogno a dirlo, ma imbarazzato dell'accaduto, ma non per niente spaventato, mi allontanai dalla cucina e cominciai a darmi dei pizzicotti per constatare se mi trovassi in un sogno e per qualche secondo ho scosso rapidamente il corpo per vedere se mi svegliassi, ma non accadde nulla, in realtà ero perfettamente sveglio e la sensazione scomparve in circa mezz'ora. Durante l'esperienza io stesso sentivo di avere lasciato una parte della mia coscienza o della mia mente altrove, lontana dal mio corpo""" Sarei lieto di ascoltare l'interpretazione delle mie esperienze da un esperto, anche perchè ho letto che le depersonalizzazioni e le derealizzazioni si riscontrano in soggetti ansiosi, grazie e a risentirci. D.

Risposta del 27 maggio 2007

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO


Esperienze di "distacco dal corpo" attraverso un intenso rilassamento muscolare con percezione di separazione della mente, fanno parte di tecniche esoteriche e diffuse in certe religioni orientali. Sono pratiche che richiedono molta prudenza, tant'è che in oriente fanno parte di un percorso mistico seguito per anni e sotto la continua supervisione di un "maestro". Il pericolo infatti è che producano sintomi psicotici e, anzichè portare alla "illuminazione", conducono alla malattia. Corpo e mente sono strettamente collegati e in modo molto complesso. Credo che la domanda che lei si deve porre non è tanto sulla natura di queste esperienze, ma se la sua vita nel suo complesso è sana e "con i piedi per terra". In ogni caso credo che si debba essere molto prudenti nell'indugiare o ricercare questi stati percettivi particolari. Vi sono anche situazioni in cui il sistema nervoso è effettivamente predisposto a queste esperoenze, e allora, a maggior ragione, bisogna essere prudenti perchè come lei stesso riconosce, il limite tra esperienza quasi mistica e situazione di crisi è molto labile. Se queste cose le capitano spesso credo che farebbe bene a parlarne con un neurologo competente. Soprattutto la invito a riflettere sulla qualità della sua vita e sulla concretezza delle sue giornate. Se la vita è condotto con concretezza, cioè lavorando o studiando con profitto, allora non ci sono rischi, ma se lei si accorge che non combina gran che, che è annoiato, che non ha validi progetti per il suo futuro, allora è meglio consultare un neurologo.

Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)



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