Uso di percital

27 settembre 2006

Uso di percital


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23 settembre 2006

Uso di percital

spett. Le sono ormai 4 mesi che assuno ogni sera 14 gocce del suddetto farmaco. . Ma non trovo miglioramenti. . Devo sempre compensare durante la giornata di 10 gocce di EN. Lei che dice il mio medico afferma che bisogna andare avanti e che dato che il farmaco è ottimo per il mio stato ( Ansia ) farà sicuramente effetto. . . Ma io adesso non vivo. . Ma sopravvivo. . . Aspetto un suo gradito parere
PS
ma il percital può anche eccitare il sistema nervoso e poi è vero che è un farmaco che fà "ingrassare" grazie

Risposta del 27 settembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. GABRIELE TONELLI


Il percitale ha come principio attivo il citalopram, un antidepressivo della categoria dei SSRI.
Tale tipologia di farmaci in sostanza agisce aumentando la disponibilità a livello delle terminazioni nervose di una sostanza (neurotrasmettitore): la serotonina, che si pensa sia coinvolta nelle sindromi depressive.
Tale tipologia di farmaci ha anche genericamente potenzialità nei disturbi d' Ansia.
Il dosaggio standard è pari a 8 - 12 gtt al giorno, considerando che una goccia corrisponde a due mg. di farmaco si va dai 16 ai 24 mg. di farmaco assunti al giorno.
Il dosaggio può però, su indicazione medica anche arrivare a 24 gtt = 48 mg al giorno.
Ora considerando che sono ormai 4 mesi che Lei assume questo farmaco, che il dosaggio a cui lo ha assunto è un dosaggio terapeutico (28 mg /die), si può cominciare a pensare che nel suo caso il farmaco non stia dando prova di grande efficacia.
Purtroppo c'è da dire che gli antidepressivi hanno un periodo di latenza abbastanza lungo, prima di diventare efficaci e generalmente non raggiungono il pieno "funzionamento" prima dei tre mesi.
Di fatto visto che però nel suo caso sono ormai passati quattro mesi, prenderei in considerazione la possibilità di utilizzare un'altra molecola, oppure di provare ad aumentare il dosaggio di questa (se in passato ha già dato prova di efficacia).
A questo punto però la scelta deve basarsi sulla conoscenza delle sue attuali condizioni fisico-cliniche ed anche sulla "tipizzazione" del suo disturbo d' Ansia anche in funzione delle sue caratteristiche personologiche.
Personalmente (ma riperto vanno prima soddisfatte tutte le condizioni sopraddette), ho trovato efficace più spesso l'utilizzo di venlafaxina (efexor), o anche di mirtazapina (remeron); ovviamente sempre e soltanto sotto controllo medico.
Cordiali Saluti

Dott. Gabriele Tonelli
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Specialista in Neuropsichiatria infantile
Specialista in Psichiatria
BOLOGNA (BO)



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