Vene evidenti

07 luglio 2007

Vene evidenti


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04 luglio 2007

Vene evidenti

Vorrei gentilente sapere se ci sono dei farmaci che ridiano elasticita alle vene e per lo meno rinforzi quelle sane, nelle erboristerie consigliano delle compresse a basa di erbe che prese tutto l'anno portano questi risultati; Io ho 25 anni e due gravidanze ho praticato la sclerosante, ma non ho risolto molto soprattutto sotto il profilo estetico, e dovrei farne delle altre visto le nuove varici, per questo mi chiedo e un po vorrei credere che ci siano dei farmaci o un tipo di dieta che porti a cio, inoltre soffro di emmorroidi infatti non ho dolori ma solo grosse pretuberanze mi chiedo se quest'ultime sono causate da questa problema alle gambe o viceversa. Cosa posso fare per migliorare e mantenere l'aspetto delle mie gambe laser, pedane vibranti ecc. . Grazie

Risposta del 07 luglio 2007

Risposta a cura di:
LUCIO PISCITELLI


I problemi che pone vanno inquadrati in maniera precisa. Intanto sarebbe opportuno capire se il suo problema è solamente estetico (teleangectasie, varicosità reticolari, ecc) o anche emodinamico (varici, insufficienze valvolari), poichè le due cose sono molto diverse e richiedono programmi terapeutici differenti. Per quanto attiene l'efficacia dei farmaci, essa va intesa come possibilità coadiuvante o preventiva, ma nessun presidio farmacologico è in grado di far guarire Vene varicose o capillari già evidenti. Si può inoltre intervenire molto efficacemente su abitudini di vita, attività sportive, indumenti, calzature, elastocompressione, ecc.
Con i limiti di una valutazione a distanza, la concomitanza di insufficienza venosa degli arti inferiori e di malattia emorroidaria potrebbe integrare la cosiddetta "sindrome da congestione pelvica": ma è un'ipotesi che va verificata, clinicamente (visita) e con eventuali esami strumentali.
L'efficacia della scleroterapia è molto "operatore dipendente" anche se insuccessi (molto rari) o successi parziali sono caratteristiche della metodica.
Lasci perdere le membrane vibranti (dannose) o altri miracolosi congegni propagandati da "istituti di bellezza" o "centri benessere".
Per completezza le "incollo" il prospetto informativo sulla scleroterapia che sono solito sottoporre alle mie pazienti:

Vene indesiderate degli arti inferiori, conosciute dai medici come teleangectasie o varicosità superficiali, sono capillari della pelle dilatati. Questi con il tempo possono diventare antiestetici e possono provocare un dolore sordo dell’arto dopo una prolungata stazione eretta.
La scleroterapia e la microscleroterapia sono tecniche di iniezione di una specifica soluzione in questi vasi (piccoli capillari o più voluminose Vene varicose ), usando un piccolo ago sottile. La soluzione irrita e distrugge lo strato interno del vaso sanguigno così che esso non è più in grado di trasportare il sangue. L’organismo ripara poi questo minimo danno con un impercettibile tessuto cicatriziale; tutto ciò non danneggia la circolazione, anzi la migliora eliminando la vena malata e non più necessaria.
Per una particolare area di teleangectasie possono essere necessarie varie iniezioni. La procedura è praticamente indolore.
Ogni zona da trattare generalmente richiede da una a tre sedute. In ogni seduta possono essere trattati da 10 a 40 capillari, compatibilmente con le dosi massime di farmaco da somministrare. La durata totale del trattamento non è quindi facilmente prevedibile e dipende dal numero delle zone da trattare, dalla loro estensione e dalla risposta individuale, che è molto variabile. Le teleangectasie scompaiono in un periodo di tempo molto variabile da soggetto a soggetto e a seconda del farmaco che è più opportuno utilizzare: a volte anche immediatamente, a volte tra due settimane e sei mesi. Lo scopo è quello di ottenere un miglioramento del 75-90 %. Le recidive possono comparire dopo un periodo di 1 - 5 anni; questo trattamento infatti non impedisce la comparsa di nuove teleangectasie.
La maggior parte delle persone sottoposte a scleroterapia andrà incontro a guarigione o per lo meno otterrà un notevole miglioramento. Circa il 10 % delle pazienti che si sottopongono a scleroterapia ottengono tuttavia scarsi risultati (“scarsi risultati” significa che i capillari non sono totalmente scomparsi dopo sei sedute). In casi estremamente rari le teleangectasie possono peggiorare dopo la scleroterapia.

La scleroterapia, come ogni trattamento medico-chirurgico, può comportare effetti collaterali e/o complicazioni:
- intorno al vaso iniettato possono formarsi piccole bolle che si risolvono nel giro di un giorno o poco più.
- in rari casi possono comparire piccole macchie più o meno scure (come lentiggini) in prossimità del vaso iniettato; questo inestetismo (pigmentazione) si risolve nell’ 80% dei casi entro tre - sei mesi; pochissime pazienti hanno pigmentazioni persistenti per più di un anno.
- nel capillare iniettato si forma spesso un piccolo coagulo, che viene spontaneamente riassorbito; tale fenomeno può a volte assumere maggiore evidenza e durata, soprattutto se le calze elastiche consigliate non vengono indossate con assiduità.
- In meno dell’ 1 % delle pazienti che si sottopongono a scleroterapia può comparire una piccola Ulcerazione sul luogo dell’iniezione, che guarisce lentamente nel giro di 30-60 giorni
- In casi assolutamente eccezionali possono verificarsi reazioni allergiche nei confronti dell’agente sclerosante, di solito lievi; episodi estremamente rari di reazioni più gravi, anche mortali (anafilassi), vengono riferiti in letteratura. Tali reazioni tendono per lo più a manifestarsi in pazienti con anamnesi nota per farmacoallergia. I farmaci attualmente impiegati (Polidocanolo, Sodio tetradecile solfato) sono tra i più sicuri da questo punto di vista.

Esistono metodiche alternative alla scleroterapia, ma, allo stato attuale delle conoscenze, meno valide o convenienti:
Trattamento laser: metodica recentemente riproposta, trova applicazioni limitate soprattutto a causa dell’alto costo e della scarsa diffusione degli apparecchi effettivamente dotati di caratteristiche appropriate per questa specifica applicazione (esistono diversi tipi di laser per la cura di malattie diverse) e per il relativo elevato costo delle sedute. Il suo utilizzo non è indolore, né scevro di possibili inconvenienti (depigmentazioni, piccole Ustioni ); è sicuramente indicato per il trattamento dei sottili vasi del volto e per i vasi che non rispondono al trattamento iniettivo.
Elettrocoagulazione: questo metodo, ormai abbandonato, produce una distruzione non specifica dei vasi e della cute soprastante, determinando così un’alta incidenza di cicatrici.

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Dott. Lucio Piscitelli
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Chirurgia generale
Specialista in Chirurgia vascolare, angiologia
NAPOLI (NA)



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