Esofagite?

10 agosto 2015

Esofagite?


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05 agosto 2015

Esofagite?

Mi chiamo Francesco e ho 51 anni. Da molto tempo soffro di problemi gastrici non gravi ma parecchio fastidiosi. Circa 15 anni fa tramite gastroscopia mi è stata diagnosticata un'Ernia iatale (a quel tempo soffrivo di frequenti episodi di forte dolore al centro dello sterno, dolori poi scomparsi e ripresentatisi solo in un episodio l'estate scorsa) che sembrerebbe essere la causa di questi problemi che all'inizio si presentavano soprattutto stagionalmente in forma di:
reflusso gastrico
forti dolori al torace
difficoltà di deglutizione
Il mio medico mi ha consigliato di utilizzare in quei periodi il lanzoprazolo che inizialmente prendevo stagionalmente (autunno e primavera) e che riuscivo a sospendere in inverno ed estate.
Purtroppo da quest'anno non sono riuscito più a sospenderlo perchè ogni volta che ci ho provato (anche solo a scendere alla dose di 15 mg) il reflusso torna fortissimo. Da circa un anno consecutivamente assumo quindi il lanzoprazolo da 30 mg.
Nonostante ciò nelle ultime settimane sento che anche questo basta appena a tenere sotto controllo il reflusso. Negli ultimi 15 anni (su consiglio del mio medico) ho fatto gastroscopie a cadenza regolare (ogni 5 anni) che ogni volta hanno solo riconfermato la diagnosi dell'Ernia iatale.
Nell'ultimo periodo si è aggiunto un nuovo sintomo: un dolore molto fastidioso alla parte destra del torace durante la deglutizione o durante l'eruttazione.
Non fumo e non ho mai fumato, non bevo caffè ;, sono leggermente sovrappeso (88 kg x 1, 80 cm di altezza) anche se in quest'ultime settimane tramite dieta e un po'di movimento sono riuscito a perdere qualche chilo. Assumo invece parecchio peperoncino e bevo del vino durante i pasti. Assumo inoltre dei farmaci per il controllo dell'Ipertensione. Vorrei capire se si può trattare di un Esofagite fino ad adesso mai diagnosticata, se è il caso che faccia un nuovo controllo endoscopico, la ragione per cui il lanzoprazolo non tiene più sotto controllo il reflusso.

Risposta del 10 agosto 2015

Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO


Non è necessario avere un'Esofagite per giustificare i suoi disturbi. È sufficiente l'Ernia iatale, che, comunque, favorisce il reflusso. Può aggiungere al farmaco che già assume, altri prodotti antiacidi, soprattutto quelli a base di alginato. Credo che altre gastroscopie non aggiungano nulla ala diagnosi. Potrebbe essere utile una pH-metria 24 ore, o meglio, una impedenzometria per chiarire meglio l'entità e soprattutto la qualità del reflusso.

Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Specialista in Cardiologia
Milano (MI)


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