05 giugno 2003
Che mamma sono? 2 dott. milardi
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30 maggio 2003
Che mamma sono? 2 dott. milardi
Gentilissimo Dottore, Lei mi chiede quali sono le possibilità di recupero del mio rappotro.Me lo sono chiesto molte volte anche io. In realtà qualche crisi si era presentata anche prima della comparsa di questa terza persona, crisi che poi passava nel momento in cui smettevo di essere tanto esigente e polemica e riprendevo a farmi trascinare dalla routine della vita familiare.
Per un po' tutto funzionava, fino a che non iniziavo di nuovo a mettere in discussione tutto.
Da quando si e' aggiunta quest'altra persona non sono stata più capace di rendermi conto se lasciandomi di nuovo andare come avevo sempre fatto in precedenza avrei potuto vivere di nuovo abbastanza tranquilla per un'altro po' di tempo.
Da una parte all'inizio di questa ennesima crisi mi sono imposta che avrei dovuto risolvere il problema in modo definitivo, non avrei più accettato di vivere la mia vita intervallata da 2 o 3 crisi l'anno.
Un fatto che ritengo molto importante è sicuramente la mia assente attrazione fisica nei confronti di mio marito. Al massimo posso sentire la voglia di abbracciarlo in modo affettuoso, ma il pensiero che mi possa toccare mi infastidisce molto.
Non è facile capire però quanto in questo possa aver influito l'altra persona.
Ma perchè è tutto così complicato?
Grazie tante di nuovo.
Risposta del 05 giugno 2003
Risposta a cura di:
Dott. MAURO MILARDI
Noi siamo "complicati". E' evidente che se non sussistono più le condizioni per una convivenza è inutile sforzarsi a trascinare le cose. Ma. . . . . Cerchiamo di pensare a come vorrei organizzare la mia vita da single in assenza dell'altra persona. Vorrei comunque mandare all'aria tutto ? E' necessario essere chiari con se stessi !
Dott. MAURO MILARDI
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata