Emorragia celebrale endoventricolare spontanea

03 aprile 2009

Emorragia celebrale endoventricolare spontanea


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31 marzo 2009

Emorragia celebrale endoventricolare spontanea

egr. Dottore vorrei sottoporle il seguente caso riguardante il mio coniuge: in data 18/01/09 mia moglie a seguito di un attacco violento di cefalea associata a vomiti veniva ricoverata d'urgenza presso un locale ospedale del genovese dove a seguito visita neurologica e tac si rinscontrava il seguente evento: l'esame tc eseguito come possibile in regime d'urgenza nelle sole scansioni di base, evidenzia la presenza di perdensita' emorragica parenchimale anteriore destra, coesiste falda emorragica nelle cavita' ventricolari (in particolare ventricoli laterali di destra III e IV ventricolo) associata a idrocefalo ostruttivo. si osserva anche discreto spianamento dei solchi corticali in verosimile rapporto con edema. strutture della linea mediana sostanzialmente in asse. a seguito di ricovero veniva sottoposta ad intervento di posizionamento di derivazione liquorale esterna sx. il giorno seguente veniva eseguita un angiografia celebrale con il seguente referto: (non si osservano evidenti malformazioni vascolari angiograficamente dimostrabili a livello dei distretti esaminati, si segnala solamente stiramento delle aa. pericallose. le condizioni durante la degenza sono nettamente migliorate progressivamente ed in data 29/01 si eseguiva nuovamente una tac encefalo post rimozione drenaggio liquorale esterno che dava il seguente risultato: al controllo attuale si evidenzia riduzione dei valori densiometrici in relazione a progressivo spontaneo riassorbimento a carico della nota emorraggia della testa del caudato e in sede pericornofrontale dx : permane effetto massa con obliterazione della sottostante corno ventricolare. non piu' apprezzabili in esiti di rimozione di drenaggio liquorale esterno componenti ematiche intraventricolari. residua minima componente area in sede antideclive a carico del corno frontale e temporale di sx. piccola falda area anche in sede periencefalica frontale sx ed al vertice omolateralmente. lievemente ridotta la rappresentazione dei solchi corticali della volta. volume ventricolare nei limiti in assenza di segni di scompenso della dinamica liquorale. il 2/02/09 mia moglie veniva dimessa e faceva ritorno a casa per opportuno periodo di convalescenza. su apposito consiglio medico a distanza di due mesi veniva eseguito una rm con m. D. C. il quale dava il seguente esito: morfologia cranio-encefalica caratterizzata da linea mediana in asse senza note di espanso, spazi e cavita' liquorali compatibili con l'anagrafica non grossolane focalita' di alterato segnale intra-assiale in t2 pflair. nella sequenza dedicata t2/emo si evidenziano prodotti di degradazione dell'emoglobina in sede della testa del nucleo caudato di destra compatibili con esiti post emorragici loco regionali. dndd orbite, regione, sellare, angolo ponto cerebbellare, passaggio cranio spinale e corpo calloso nei limiti della norma. all'esame di base. dopo mdc si evidenzia una tenue e non strutturato ce in sede lesionale compatibile in primis con aspecifico danno di barriera loco regionale. discorso a parte sono stati eseguiti anche durante la degenza e pochi giorni fa' esami ematici di coagulazione del sangue risultati comunque negativi. attualmente e prevista una rm encefalo+angio rm verso settembre. alla visita di controllo ci hanno detto che va benino!!!! al momento lei avverte ancora alcuni problemi di equilibrio ma per il resto sembra si tornando alla normalita' lentamente. durante la convalescenza le e stato prescritto del riposo senza alcuna terapia. la domanda che vorrei farle e questa?? secondo il suo parere la situazione sta andando bene??? mi potrebbe spiegare il significato della risonanza magnetica che non ho capito molto bene?? qualche suo consiglio?? grazie

Risposta del 03 aprile 2009

Risposta a cura di:
Prof. GIUSEPPE CARUSELLI


Data la completa negatività degli esami angiografici ed RMN con mezzo di contrasto e data la normalità delle prove di coagulazione, non dovrebbero esserci ulteriori pericoli nel futuro. In questi casi si ritiene che l'emorragia possa essere dovuta a piccoli angiomi artero-venosi che si autodistruggono al momento dell'emorragia. Tuttavia sarà di qualche interesse eseguire ancora qualche RMN con mezzo di contrasto a distanza di almeno un anno dall'emorragia, quando i segni di essa saranno completamente scomparsi e si potrà vedere anche una piccolissima lesione. Il referto della RMN già eseguita mostra il riassorbimento progressivo dell'emorragia a livello della testa del nucleo caudato e strutture cerebrali normali. Le successive RMN dovrebbero meglio identificare cosa rimarrà sotto la traccia di emorragia nella testa del caudato(piccolo angioma arterioso o piccolo angioma cavernoso o più facilmente niente di importante).

Prof. Giuseppe Caruselli
Medico Ospedaliero
Specialista in Neurochirurgia



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