Linfoadenopatia

01 febbraio 2006

Linfoadenopatia


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29 gennaio 2006

Linfoadenopatia

sono una ragazza di 28 anni, otto anni fa mi è stato diagnosticato un linfoma N. H, mi sono quindi sottoposta a otto cicli di chemioterapia, i medici che mi avevano e che mi hanno attualmente in cura pensavano che la situazione fosse sotto controllo, anche perchè il mio stato di salute sembrava dimostrarlo, se non fosse per il fatto che nel 2002, dopo aver scoperto di essere incinta di due mesi, ho iniziato ad accorgermi che nel cavo ascellare dx e sinistro i miei linfonodi si erano ingrossati, come se non bastasse anche il seno presentava qualcosa di simile. Avvisati i medici sono stata sottoposta da allora a ben quattro biopsie, la diagnosi è sempre la stessa: Linfoadenopatia reattiva. Sto continuamente, male febbre frequente in media due volte al mese, curata con iniezioni di antibiotici, mi sono sottoposta anche ad un intervento di tonsillectomia, perchè si era pensato che fossero le tonsille a generare un infezione tale da provocare un'ingrossamento dei linfonodi ascellari ed inguinali. Sono stata visitata da decine di medici, ematologi, oncologi, immunologi, nessuno è stato in grado di fare una diagnosi. Attualmente ho avuto la perdita della vista all'occhio sx, mi sono rivolta ad un pronto soccorso dove sono stata visitata da un occulista che ha riscontrato un'edema retinico maculare, dopo di che mi sono state fatte delle iniezioni retro bulbari ma non hanno dato nessun beneficio, la vista andava e veniva da sola, considerando che io vedo per 10\10 ad entrambi gli occhi e nel momento in cui la vista andava via io vedevo dall'occhio sx 1\10. Ho fatto varie Tac e Risonanze magnetiche, perchè si sospettava un tumore al cervello, poi si è optato per una Vasculite e per ultimo alla sindrome di Behcet tutte queste diagnosi sono state poi escluse. In conclusione attualmente i miei linfonodi sono ancora presenti, raggiungono le dimensioni di mm 19 di forma rotondeggiante ipoecogeni e con ilo scarsamente visibile. Chiedo aiuto ringraziando anticipatamente.

Risposta del 01 febbraio 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


Francamente non ho capito bene, come mai “Sono stata visitata da decine di medici, ematologi, oncologi, immunologi, nessuno è stato in grado di fare una diagnosi. ”; lei ha una ricaduta del linfoma non Hodgking, con interessamento dei linfonodi parailari, le manifestazioni oculari sono una conseguenza della malattia. Deve essere trattata al più presto con anticorpi monoclonali anti CD20, e chemioterapia mirata, inoltre l’agente eziologico dei linfomi è il solito virus di Epstein-Barr, ed io non ho ancora capito perchè non viene considerato assolutamente ogni volta che si incontra e portato via immediatamente. Mi mandi gli esami eseguiti al seguente indirizzo: alberto3691@alice. It; potrò darle un parere e consigli dove rivolgersi e gli esami integrativi a quelli già eseguiti. Come integrazione il virus di Epstein-Barr va sempre eliminato altrimenti provoca le ricadute.
Se non li ha eseguiti:
Tipizzazione linfocitaria e sottopopolazioni:
CD3, CD4, CD5, CD8, CD19, CD20, CD16/56, CD23, CD25,
· Tumor necrosis factor alfa (TNF alfa)
· recettori I TNF alfa (TNFR I)
· recettori II TNF alfa (TNFR II)
· trasforming growth factor beta (TGF beta1)
· Epidermal Growth Factor (EGF)
· Epidermal Growth Factor-receptors (EGF-R)
· Fibroblast Growth Factor (FGF)
· Insulin-like Growth Factor (IGF-1)
· Platelet-derived Growth Factor (PDGF)

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)



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