18 gennaio 2011
Morbo di crohn e chirurgia
Tags:
14 gennaio 2011
Morbo di crohn e chirurgia
Fin da bambino mio figlio, oggi 37enne, ha avuto problemi di Malassorbimento e continue diarree.Il pediatra ipotizzò la mancanza di un enzima (?) e prescrisse farmaci non risolutivi poi all'età di 20 anni fu ricoverato per un esame gastrointestinale approfondito e gli fu diagnosticato il morbo di Crohn.
Da allora ha seguito rigorose cure mediche a base di cortisonici e altre sostanze simili che io non conosco ma con scarsi risultati anche perché lui non riesce a seguire una dieta ferrea come prescritto.
Ultimamente ha avuto una nuova crisi con un semi blocco intestinale e i medici dell'ospedale dove è stato ricoverato ipotizzano una terapia chirurgica.
Io so che non è risolutiva per la possibilità di recidive e temo pesanti conseguenze psicologiche: Lei cosa mi consiglia? Ci sono alternative meno invasive?
Rifiutando la terapia chirurgica a quali conseguenze potrebbe andare incontro?
Risposta del 18 gennaio 2011
Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO
Quando il m. di Crohn non risponde completamente alle terapie, si possono formare delle zone cicatriziali o degli ascessi che riducono il calibro di un breve tratto dell'intestino, con conseguente difficoltà al passaggio delle feci. E allora bisogna operare. E' una complicazione fastidiosa, ma non è una tragedia. Può succedere anche più di una volta nel corso della vita, la quale, però, rimane lunga. Lei non mi dice quali cure segue, ma con le terapie più moderne, di solito si tiene a bada tale malattia
Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Milano (MI)