COVID-19: sintomi da uno a tre giorni per i bambini infettati da Omicron

03 dicembre 2023
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COVID-19: sintomi da uno a tre giorni per i bambini infettati da Omicron



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I bambini infettati dalla variante Omicron di SARS-CoV-2 sono infettivi per circa tre giorni dopo un test positivo, secondo una lettera di ricerca pubblicata su JAMA Pediatrics. «La stragrande maggioranza dei bambini che contraggono il COVID presenta sintomi da uno a tre giorni. Fondamentalmente questo fatto è correlato alla durata del virus che causa la malattia nel loro corpo» spiega Eran Bendavid, della Stanford University di Stanford, Stati Uniti, co-firmatario del documento.

I ricercatori hanno prelevato tamponi faringei dai 76 ragazzi di età compresa tra sette e 18 anni durante cinque visite domiciliari nell'arco di 10 giorni, dove il giorno 0 era la data del test PCR positivo. La maggior parte dei bambini, circa il 68%, era stata vaccinata, ed esattamente la metà erano maschi. L'esito primario dello studio era l'effetto citopatico (CPE) valutato mediante microscopia in campo chiaro e controllato per la crescita in coltura. Nel complesso, gli esperti hanno riportato una durata media di infettività di tre giorni; il 18,4% dei partecipanti era ancora infettivo al giorno cinque, e solo il 4% circa al giorno 10. Non è stata riscontrata alcuna differenza nella durata dell'infettività in base allo stato vaccinale, e tale relazione è rimasta solida anche dopo aver controllato l'analisi per i dati demografici. Inoltre, tra i bambini vaccinati, la durata dell'infettività era simile per quelli che avevano ricevuto un richiamo e per quelli che non lo avevano fatto. I ricercatori hanno notato che i risultati erano coerenti con quelli di uno studio condotto su adulti con la variante Omicron, nel quale non era stata riscontrata alcuna associazione tra lo stato vaccinale e la durata dell'infettività.

«Il nostro lavoro suggerisce che le attuali politiche che richiedono l'isolamento per cinque giorni dopo un test positivo potrebbero essere appropriate, poiché la maggior parte dei bambini non è risultata contagiosa entro il quinto giorno. Inoltre, per il ritorno a scuola potrebbe non essere necessario discriminare in base allo status vaccinale o del richiamo» concludono gli autori.

fonte: Doctor33


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