Risposta al dott. muciaccia

17 giugno 2006

Risposta al dott. muciaccia


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13 giugno 2006

Risposta al dott. muciaccia

La ringrazio molto per la sua chiarissima ed esauriente risposta. Lei ha individuato esattamente il mio problema e mi è di conforto leggere che non è vero che non c'è nessun rimedio a questi disturbi.
Le volevo fare qualche altra domanda.
Perche' questo disturbo è peggiorato pian piano col passare del tempo? Anni fa era molto più raro e non avevo questa sofferenza nei confronti del caldo. Cosa può essere successo al mio sistema nervoso autonomo per non riuscire a controllare più la pressione arteriosa?
Anche un altro medico, validissimo cardiologo di bologna, mi disse tempo fa' che fare attività fisica mi avrebbe portato dei benefici. Che tipo di attività sarebbe più indicata per questi tipi di problemi?
Per farmaci simpaticomimetici intende per esempio il gutron o simili oppure si tratta di qualche altro genere di farmaco che non ho ancora provato? Mi fu detto che anche gli antidepressivi come la paroxetina possono essere provati per questo problema ma non si ha la certezza che funzionino. Io anni fa feci uso di qualche antidepressivo in seguito ad un grave lutto in famiglia che mi aveva provocato un forte trauma. Nonostante assumessi questi farmaci non notai nessun miglioramento per ciò che riguardava i cali di pressione, per cui non ho ritenuto opportuno fare altri tentativi in questo senso anche per evitare gli effetti collaterali che questi farmaci comportano.
Preferirei provare con qualche altra terapia, se c'è la possibilità.
Degli esami che lei ha citato l'unico che non ho fatto è un holter per il monitoraggio della pressione cardiaca nelle 24 ore. Tuttavia mi sono misurata la pressione molte volte da sola a casa durante queste crisi e i valori erano molto bassi, al di sotto dei 90-60, per cui ho la certezza che in quei momenti la pressione scende. Quando sto relativamente bene e non ho sintomi i miei valori si aggirano sui 100-70, non è altissima ma nemmeno sotto terra. Il problema nasce quando scende ulteriormente in posizione ortostatica.
Per il momento al ringrazio per i consigli e attendo una sua gentile risposta. Saluti. . . .

Risposta del 17 giugno 2006

Risposta a cura di:
Dott. MASSIMO MUCIACCIA


Gentile signora,

In riferimento alle ultime domande da Lei poste, le comunico quanto segue:

1) L'evoluzione nel tempo di queste forme di ipotensione non è prevedibile con certezza.
2) Lei ha parlato di una diagnosi di ipotensione ortostatica; nel Suo caso potrebbe trattarsi più semplicemente di ipotensione su base costituzionale: situazione benigna molto comune nella popolazione generale che può tuttavia causare qualche problema come ha potuto verificare;
3) Una moderata attività fisica quale il jogging potrebbe esserLe utile;
4) Vi sono diversi farmaci ad azione simpaticomimetica tra i quali il Gutron, che Lei cita. Tali farmaci andrebbero comunque utilizzati sotto controllo medico.

Concluderei consigliandoLe di abbandonare l'idea di essere affetta da una malattia grave o incurabile e invitandoLa a seguire i consigli di un medico (neurologo o cardiologo) della Sua città di residenza.

Cordiali saluti.

Dott. Massimo Muciaccia
Medicina Territoriale
Specialista in Neurologia
BARI (BA)



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