16 aprile 2006
Sospetta rabdomiolisi e conseguenze
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13 aprile 2006
Sospetta rabdomiolisi e conseguenze
Si tratta di una donna di 85 anni, altezza 1, 58 m. , peso 39 kg, già grossa fumatrice con bronchite cronica, ipertensione di grado lieve compensata dai farmaci, minima dilatazione del ventricolo sinistro, buone condizioni generali di salute e qualità di vita (in grado di fare le faccende domestiche e buona camminatrice). Un anno e mezzo fa, ricovero in Cardiologia per presunto episodio ischemico: perdita di forza agli arti inferiori, negativa per gli altri parametri la visita neurologica, enzimi cardiaci leggermente alterati. Viene trattata con statine, ma, al momento della dimissione, presenta una momentanea perdita della forza muscolare, questa volta diffusa. Viene ipotizzato si tratti di rabdomiolisi da statine. Sospensione delle statine e miglioramento seguito da dimissione. Da allora permane un forte senso di debolezza muscolare, facilità all’esaurimento, scadimento della qualità della vita. E’ in trattamento con: Bisoprololo fumarato 1/2 cpr da 10 mg al mattino Lisinopril ½ cpr da 20 mg la sera Quesiti Un episodio di rabdomiolisi, per quanto a danno limitato, può mantenere i suoi effetti in modo permanente? Se è così, è possibile un recupero della forza muscolare farmacologicamente (es. aminoacidi ramificati) o con l’esercizio? E’ possibile attribuire ai due farmaci assunti il senso di riduzione di forza e di oppressione (associato alla bradicardia)? In tal caso, cosa si può fare per migliorare la qualità di vita della paziente?Risposta del 16 aprile 2006
Risposta a cura di:
Dott. TONINO GRASSO
I vantaggi del trattamento dell' Ipertensione sono evidenti in soggetti fino agli 80 anni. Tuttavia soggetti in buone condizioni e con buone aspettative di vita non è sconsiglisbile trattarli, preferibilmente con basse dosi di diuretico e con un beta-bloccante. I limiti al di sopra dei quali optare per un trattamento farmacologico, quando altre misure non sono state sufficienti nell'arco di tre-sei mesi, sono: max=o a 160, min = o a 90.
Nel caso della signora, bisogna vedere se rientra in questi limiti, ed inoltre tener presente che la terapia ipotensiva, e specialmente i beta- bloccanti, causano affaticamento. La situazione potrebbe essere aggravata dagli esiti degli effetti sui muscoli della statina, il cui recupero potrebbe essere difficile e lungo data l'età della signora.
Dott. Tonino Grasso
Medicina Territoriale
MARTANO (LE)
Risposta del 16 aprile 2006
Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI
Concordo con il llega, ma il notevole sottopeso, può anche essere la causa della debolezza, la signora ha perso muscolo e non riesce a ricrearlo per mancanza di materiale a disposizione, quindi una alimetazione più ricca di proteine, vanno somministrati amminoacidi essenziali in giusta composizione, in modo da permettere la creazione delle proteine muscolari e non avere prodotti azotati. In questo caso un prodotto contiene questa possibilità, si chiama Son Formula, un pochino costoso, ma efficace.
Saluti.
Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)