21 luglio 2015
Ulcera duodenale, terapia a base di esomeprazolo non efficace
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16 luglio 2015
Ulcera duodenale, terapia a base di esomeprazolo non efficace
Cari Dottori, sono un ragazzo di 30 anni e in data 22 maggio ho eseguito una gastroscopia da cui è risultata una Gastrite EROSIVA ANTRALE e Ulcera DUODENALE IN FASE ATTIVA (FORREST III ), mentre la biopsia ha dato esito negativo. Da quel momento mi è stata prescritta la terapia a base di Lucen 40mg al giorno per 8 settimane. Dopo circa 40 giorni, non trovando benefici dalla cura ho chiesto al medico di base se mi poteva prescrivere l'esame della gastrina e il valore del dosaggio è risultato essere 38. Da qui abbiamo potuto constatare che l'Esomeprazolo su di me non ha alcun effetto. Così si è deciso di iniziare una nuova cura a base di Ranitidina 300mg, da assumere alla sera dopo cena, anche qui per un periodo di circa 8 settimane. Innanzitutto vi chiedo se l'iter è corretto, inoltre avrei alcune domande da porvi:-Come mai quando si assumoni IPP, ai fini dell'efficacia della terapia i valori di gastrina devono aumentare? Se la gastrina aumenta non aumenta anche l'acido?
-Se non funziona su di me un potente inibitore come il Lucen, perchè dovrebbe funzionare la ranitidina, di norma molto meno efficace degli IPP?
-Come mai l'esame della gastrina non è attendibile per comprovare l'efficacia della ranitidina?
-Il fatto che gli IPP non funzionino su di me, è scontato quindi che la ranitidina sia efficace? o c'è il rischio che anche la ranitidina non funzioni?
Scusate per le numerose domande, ma noto parecchia confusione attorno a me e avrei bisogno di qualche conferma, giusto per poter stare più tranquillo.
Risposta del 21 luglio 2015
Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO
Quando si riduce l' acidità gastrica, la gastrina aumenta automaticamente per un meccanismo di regolazione reciproca ( feed - back ). Di solito un' ulcera guarisce dopo 40 giorni di terapia, ma ognuno risponde in modo diverso ai farmaci; può darsi che per lei siano pochi. Per lo stesso motivo trovo giustificato il tentativo con la ranitidina ( 300 mg x 2, possibilmente ), anche se in teoria meno potente. Inoltre, va cercato l' Helicobacter e, se c'è, eliminato.
Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Specialista in Cardiologia
Milano (MI)