Ferritina

22 maggio 2006

Ferritina


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19 maggio 2006

Ferritina

Salve, dagli esami di laboratorio mi risulta un valore di ferritina molto basso (2, 2 micg/L) ed una sideremia appena sotto i limiti. Gli esami sono stati ripetuti a distanza di un mese (il mese precedente la transferrina era a 11). tutti gli altri valori sono nella norma. Ho anche controllato la eventuale presenza di sangue occulto nelle feci ma l'esame ha dato esito negativo. Sembrerebbe una deplezione di ferro ma quale può esserne la causa? (Sarebbe plausibile attribuire la causa ad una infiammazione cronica dentale/gengivale?) Grazie.

Risposta del 22 maggio 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


Il ferro viene utilizzato per molte reazioni metaboliche, soprattutto nei processi di disintossicazione, ma anche nell’infiammazione persistente, che va cercata con esami specifici. Inoltre si deve pensare anche a un Malassorbimento, il sistema delle mucose intestinali è molto importante, una infiammazione intestinale cronica, potrebbe esserne la causa, ma si deve sempre approfondire e andare a riscontrare il funzionamento del sistema immunitario. Non si deve mai pensare che una reazione infiammatoria deve per forza creare dolore, o altri sintomi per essere presente. Sono di grande importanza i sintomi vaghi e aspecifici, sulla cui natura si deve sempre indagare. Come si deve sempre indagare sugli agenti patogeni che possono innescare le varie patologie. Una delle forme di malattia infiammatoria intestinale, che va considerata, è la Celiachia. Che va attentamente cercata, senza soffermarsi alle semplici apparenze, della negatività di alcuni esami. La diagnosi di Celiachia si basa su molti dati clinici e di laboratorio.
Nei dati di laboratorio gli anticorpi antiendomisio, transglutaminasi, gliadina, sono probanti ma se negativi, non escludono la diagnosi; l’espressione genica HLA classe I e II, se dimostra gli alleli DQ2-DQ8, è probante, ma in letteratura, vengono riportati anche la sola presenza del DQ--, e altri alleli, pertanto in ogni caso va sempre studiato confrontando i dati della letteratura. Per la probabile associazione con altre patologie di natura anche autoimmune, è sempre bene valutare l’HLA di classe I e II, completo. La gastroscopia con esame bioptico, è probante nel caso di positività, ma la sola colorazione ematossilina eosina, non può dimostrare la presenza dei linfociti intraepiteliali, che sono una dimostrazione certa, pertanto va eseguito il preparato congelato.
La diagnosi di Celiachia è molto complessa e tutti i dati anamnestici, clinici, di laboratorio vanno analizzati, anche confrontandoli con la bibliografia internazionale.
Ogni minimo sintomo va attentamente studiato e controllato, con ogni possibile esame, un aiuto importante mi viene fornito dagli esami strumentali che eseguo in studio di medicina convenzionale e biologica, che mi indirizzano nel ragionamento diagnostico e terapeutico, in modo da fornire alla persona esaminata, che presenta anche pochi sintomi, vaghi e aspecifici, una risposta esauriente sullo stato del suo sistema immunitario, con questo indirizzare la ricerca con esami di laboratorio maggiormente mirati.

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)



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