De: organica o psicogena

06 ottobre 2004

De: organica o psicogena


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03 ottobre 2004

De: organica o psicogena

Gentile Dottore, sono un’uomo di 35 anni ed abito in provincia di Varese. Premetto che soffro da anni di disturbi ansio-depressivi ad andamento ciclico, e che quindi assumo quotidianamente farmaci di tipo SSRI. Per esperienza posso dire che tali farmaci ritardano l’eiaculazione, e rendono in un certo senso il pene ‘meno sensibile’. Non so dire invece se gli stessi farmaci interferiscano con la libido. Quello che noto è comunque un desiderio sessuale che, a parte in rari momenti, è scarso. Questo avviene anche quando il trattamento farmacologico SSRI è temporaneamente sospeso (nei periodi cioè di transizione da un farmaco ad un altro). Da qui l’incapacità di mantenere l’erezione nella vagina, quando cioè prescindo dalla masturbazione. Due anni fa, feci una visita presso un andrologo il quale, dopo un esame ormonale, ed un’iniezione di Prostaglandina nei corpi cavernosi, concluse che si trattava di una DE di origine psicogena. Vi chiedo innanzitutto se, secondo voi, gli esami fatti sono sufficienti a stabilire la non organicità della DE. Inoltre, per avere la certezza che il calo di desiderio abbia un’origine solo psicologica (ed eventualmente farmacologica), è sufficiente fare un test unico sul testosterone (oppure va ripetuto più volte)? E’ possibile controbilanciare il calo della libido assumendo androgeni? Vi ringrazio anticipatamente per la vs preziosissima consulenza. Cordiali saluti Marco

Risposta del 06 ottobre 2004

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA


Generalmente un ecocolordoppler dinamico delle arterie peniene con prostaglandina E1 è sufficente a chiarire molti dubbi sulla natura di un disturbo dell'erezione. L'indagine può comunque essere completata con una valutazione ematochimica generale come glicemia, azotemia, ecc. ed in particolare ormonale (testesteronemia, prolattinemia). Infine, se dalla storia clinica emergono problemi di natura neurologica, possono essere indicati alcuni tests come i potenziali evocati. Con queste indagini è importante che lei consulti il suo andrologo che così potrà impostare la terapia più appropriata. Cordiali saluti. Dr. Giovanni Beretta, Urologo Andrologo.

Dott. giovanni beretta
Specialista convenzionato
Specialista attività privata



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