26 aprile 2024
Farmaci - Terbinafina Aurobindo Pharma Italia
Terbinafina Aurobindo Pharma Italia 250 mg 8 compresse
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Terbinafina Aurobindo Pharma Italia 250 mg 8 compresse è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di terbinafina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Antimicotici. E' commercializzato in Italia da Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l.MARCHIO
Terbinafina Aurobindo Pharma ItaliaCONFEZIONE
250 mg 8 compresseFORMA FARMACEUTICA
compressa
PRINCIPIO ATTIVO
terbinafina cloridrato
GRUPPO TERAPEUTICO
Antimicotici
CLASSE
A
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO
9,69 €
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
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Foglietto illustrativo Terbinafina Aurobindo Pharma Italia »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Terbinafina Aurobindo Pharma Italia? Perchè si usa?
Trattamento delle infezioni fungine della pelle causate da dermatofiti sensibili alla terbinafina nei casi di tinea corporis, tinea cruris e tinea pedis, quando la terapia orale è considerata appropriata a causa del sito, della gravità o dell'estensione dell'infezione.
Trattamento dell'onicomicosi causata da dermatiti sensibili alla terbinafina.
Si devono tenere in considerazione le linee guida ufficiali relative all'uso appropriato e alla prescrizione di antimicotici.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Terbinafina Aurobindo Pharma Italia?
- Ipersensibilità alla terbinafina o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 ml/min).
- Grave compromissione epatica.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Terbinafina Aurobindo Pharma Italia?
Non è stato studiato l'uso terapeutico di terbinafina in pazienti con malattia epatica cronica o attiva e non è raccomandato (vedere anche paragrafo 4.2). Gli studi di farmacocinetica con dose singola in pazienti con malattia epatica preesistente hanno mostrato che la clearance di terbinafina può essere ridotta di circa il 50%. Laddove il beneficio supera il rischio, in caso di insufficienza epatica, si deve iniziare con la dose più bassa.
Sono stati segnalati raramente casi di colestasi ed epatite; questi di solito si verificano entro 2 mesi dall'inizio del trattamento. Molto raramente terbinafina può causare insufficienza epatica in pazienti con o senza malattia epatica preesistente, che può portare a trapianto di fegato o morte (epatotossicità). Si raccomanda di determinare i livelli delle transaminasi sieriche prima di iniziare la terapia che possono dare indicazioni di una malattia epatica acuta o pre-esistente. Se un paziente presenta segni o sintomi che suggeriscono la disfunzione epatica quali prurito, nausea persistente, anoressia o stanchezza, itterizia, vomito, affaticamento, dolore addominale o urine scure o feci chiare, si deve verificare l'origine epatica di questi sintomi e il trattamento deve essere immediatamente interrotto.
Terbinafina deve essere usata con cautela in pazienti con psoriasi, poichè sono stati segnalati casi molto rari di esacerbazione della psoriasi.
Terbinafina deve essere utilizzato con cautela in pazienti con funzione renale compromessa.
I pazienti con ridotta funzione renale (clearance della creatinina ≥30 < 50 ml/min o creatinina sierica > 300 mmol/l) devono essere trattati con la metà della dose normale.
In pazienti trattati con terbinafina orale possono verificarsi molto raramente agranulocitosi e necrolisi epidermica tossica. Perciò, i pazienti devono interrompere immediatamente il trattamento e consultare un medico se si manifestano i seguenti sintomi: febbre alta, mal di gola o altre infezioni, prurito, disturbi cutanei disseminati o disturbi cutanei con coinvolgimento della mucosa (vedere paragrafo 4.8).
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Terbinafina Aurobindo Pharma Italia?
La clearance plasmatica della terbinafina può essere accelerata da farmaci che inducono il metabolismo (ad esempio rifampicina) e può essere inibita da farmaci che inibiscono il citocromo P450 (come la cimetidina). Quando è necessaria la somministrazione concomitante di questi agenti, la dose della terbinafina può necessitare di un conseguente aggiustamento.
Studi in vitro hanno mostrato che la terbinafina inibisce il metabolismo mediato da CYP2D6. Questi risultati in vitro possono essere di rilevanza clinica per quei pazienti trattati con composti prevalentemente metabolizzati da questo enzima, quali gli antidepressivi triciclici (TCAs), i beta-bloccanti, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs), gli agenti antiaritmici (ad es. flecainide, propafenone) e gli inibitori della monoammino-ossidasi (MAO-I) tipo B. Questi pazienti devono essere monitorati attentamente. In vitro la terbinafina ha mostrato essere metabolizzata da almeno 7 isoenzimi di CYP, principalmente dagli isoenzimi CYP2C9, CYP1A2, CYP3A4, CYP2C8 e CYP2C19.
Altri studi condotti in vitro e in volontari sani suggeriscono che la terbinafina mostra un ininfluente potenziale di inibire o indurre la clearance di farmaci che sono metabolizzati tramite altri enzimi del citocromo P450 (ad es. ciclosporina, tolbutamide, terfenadina, triazolam, contraccettivi orali). Tuttavia, sono stati riferiti alcuni casi di disturbi mestruali (sanguinamento improvviso e ciclo irregolare) in pazienti che assumevano terbinafina in concomitanza con contraccettivi orali.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Terbinafina Aurobindo Pharma Italia? Dosi e modo d'uso
Adulti:
250 mg una volta al giorno, tuttavia, la durata del trattamento può variare a seconda dell'indicazione e della gravità dell'infezione.
Infezioni della pelle:
Durata del trattamento
La probabile durata del trattamento è la seguente:
Tinea pedis (interdigitale, plantare/tipo mocassino): da 2 a 6 settimane
Tinea corporis: da 2 a 4 settimane
Tinea cruris: da 2 a 4 settimane
Onicomicosi
La durata del trattamento varia solitamente da 6 settimane a 3 mesi. Per l'onicomicosi delle unghie delle mani è generalmente sufficiente il trattamento di 6 settimane. Riguardo all'onicomicosi delle unghie dei piedi, è solitamente sufficiente un trattamento di 12 settimane anche se alcuni pazienti con scarsa crescita delle unghie possono richiedere una durata di trattamento più lunga (6 mesi o oltre). La completa guarigione dei segni e sintomi dell'infezione può non verificarsi fino a molti mesi dopo la cessazione del trattamento. Ciò corrisponde al tempo necessario alla ricrescita dell'unghia sana.
Bambini e adolescenti (al di sotto dei 18 anni di età):
C'è un'esperienza limitata con terbinafina orale nei bambini e negli adolescenti e, pertanto, il suo uso non è raccomandato.
Anziani:
Non c'è evidenza che suggerisca che i pazienti anziani richiedano un regime di dosaggio differente o che manifestino effetti indesiderati differenti da quelli dei pazienti più giovani. In questo gruppo di età deve essere considerata la possibile compromissione della funzione epatica o renale (vedere paragrafo 4.4).
Insufficienza renale
I pazienti con funzione renale compromessa (clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min o creatinina sierica oltre i 300 mmol/l) devono essere trattati con la metà della dose normale.
Insufficienza epatica
Terbinafina non è raccomandata per i pazienti con malattia epatica cronica o attiva. In caso di una valutazione rischio/beneficio in cui il beneficio supera i rischi, in caso di insufficienza epatica, si deve iniziare con la dose più bassa. In pazienti con preesistente malattia epatica lieve o grave, la clearance della terbinafina può essere ridotta (vedere paragrafo 5.2). Vedere anche il paragrafo 4.4 riguardo ai pazienti con compromissione epatica.
Modo di somministrazione:
La compressa deve essere deglutita intera con acqua con o senza cibo.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Terbinafina Aurobindo Pharma Italia?
Sono stati segnalati pochi casi di sovradosaggio (fino a 5 g).
Sintomi:
Cefalea, nausea, dolore epigastrico e capogiri.
Trattamento:
Il trattamento raccomandato del sovradosaggio consiste nell'eliminazione del farmaco, principalmente tramite la somministrazione di carbone attivo e fornendo, se necessario, una terapia sintomatica di supporto.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Terbinafina Aurobindo Pharma Italia durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza:
Tossicità fetale e studi sulla fertilità negli animali non suggeriscono effetti avversi.
Non ci sono dati adeguati sull'uso della terbinafina in donne in gravidanza; pertanto la terbinafina non deve essere somministrata durante la gravidanza.
Allattamento:
Terbinafina è escreta nel latte materno e pertanto le madri che allattano non devono essere trattate con terbinafina durante l'allattamento.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Terbinafina Aurobindo Pharma Italia sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Terbinafina non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
Ogni compressa contiene 250 mg di terbinafina (come 281,250 mg di terbinafina cloridrato).
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Cellulosa microcristallina
Sodio amido glicolato (tipo A)
Silice colloidale anidra
Ipromellosa
Magnesio stearato
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Conservare nella confezione originale per proteggere dalla luce.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Confezione in blister in PVC/PVDC/alluminio
Confezioni:
6, 7, 8, 10, 12, 14, 20, 28, 30, 42, 50, 56, 60, 84, 90, 98, 100, 250 e 500 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Data ultimo aggiornamento: 15/04/2024
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico