Diarrea dopo pisolino

11 luglio 2022

Diarrea dopo pisolino


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07 luglio 2022

Diarrea dopo pisolino

Salve, perché quando dopo essermi svegliata da un pisolino - indipendentemente dalla sua durata - spesso ho forti crampi e diarrea, nausea e ansia? Soffro di IBS se può essere correlato. Grazie

Risposta del 11 luglio 2022

Risposta a cura di:
Dott.ssa DANIELA PELOTTI


La medicina ufficiale con la terapia tratta solo i sintomi, e non fa nulla per affrontare le cause alla base della sindrome del colon irritabile.
Imiei suggerimenti sono solo un risultato della mie osservazioni cliniche nel corso della mia esperienza clinica e strumentale di medico negli ultimi 30 anni.

La Sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è una Comune condizione di cui soffrono molte persone.

I segni e sintomi includono: • disagio addominale e / o dolore • gonfiore • gas • diarrea o stitichezza• costipazione.

Evitare tutte le fonti di glutine è il primo passo per ogni paziente che arriva nella mio studio con questo problema.

Il Glutine è una proteina che si trova nel grano, ma si trovi a anche in altri cereali quali orzo, segale, Avena, e di farro. Tipicamente, evitando i cibi con glutine per una settimana o due è sufficiente per verificare un significativo miglioramento dei sintomi di colon irritabile. Oltre al glutine, anche le allergie e/o intolleranze alimentari possono causare colon irritabile.

In caso di sindrome dell’intestino irritabile viene sempre più spesso proposta una dieta a basso contenuto di FODMAP (acronimo che sta per oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili). Si tratta sostanzialmente di carboidrati a catena corta (zuccheri come fruttosio, lattosio, fruttani, lattani ecc. ) che sono scarsamente assorbiti a livello intestinale e che vengono associati spesso a un peggioramento dei sintomi del colon irritabile.

I FODMAP sono presenti in un’ampia gamma di alimenti molto comuni: frutta, verdura, legumi e cereali, miele, latte e latticini e dolcificanti, succhi o centrifugati di frutta e verdure, possono svolgere un ruolo, nella comparsa dei sintomi è importante determinare quali sono ed eliminarli.

Occorre anche escludere la presenza di parassiti.

Occorre imparare ad ascoltare il proprio corpo, cercando di individuare ed eliminare quei cibi che possono creare disturbi.

Alcune persone debbono seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati, ad alto contenuto di proteine e di grassi nella diete

E’ importante ridurre gli alimenti ad alto contenuto di di zuccheri ed eliminare alimenti trasformati dalla dieta, per creare un ambiente che sosterrà la crescita di batteri buoni e diminuire la crescita di batteri cattivi a livello intestinale.

Ricercatori hanno confermato che il glutine è un fattore scatenante dei sintomi digestivi e dell’affaticamento. Ammettono che può esistere “intolleranza al glutine non celiaca”.
Hanno confermato che le persone con IBS in cui era stata esclusa la celiachia verificano benefici con una dieta priva di glutine.

Dott. Ssa Daniela Pelotti
Specialista attività privata
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Molinella (BO)


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