“Allenare” il piano perineale

18 novembre 2015
Aggiornamenti e focus

“Allenare” il piano perineale



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Sarà capitato anche a voi di ritrovarvi in qualche luogo, sul treno o al cinema, circondati da persone in sovrappeso con l'aerofagia e da mamme in tacchi alti che ogni tre per due si alzano per andare al bagno. Vale la pena spendere due parole sul diaframma perineale, spesso responsabile di incontinenza e lassità. La corretta conoscenza anatomo- funzionale delle strutture e degli organi dello scavo pelvico, come sempre accade, è il presupposto per la comprensione del delicato meccanismo di svuotamento e riempimento del serbatoio vescicale. Vi aiuto con alcuni cenni di anatomia, ma vi consiglio di ripassare qualche testo specifico.

La prima cosa da sapere è che la vescica è un organo cavo diviso in due parti: un corpo e una base. L'architettura è molto complessa, come ci insegnava il prof. Donker già nel 1982, con rapporti di lassità e tensione tra le parti circostanti. Queste lassità e tensioni fanno sì che una volta riempita la parte lassa, gonfiandosi fino a saturazione, si stimoli la parte di tensione che ne premette lo svuotamento. Fondamentale è il rapporto tra diaframma e perineo. Durante l'atto inspiratorio il diaframma scende provocando un aumento di pressione intra- addominale che, gravando sul perineo, determina una media tensione dello stesso. La pressione addominale, quando si inspira moderatamente, tende a far nutare il sacro, tramite i muscoli ischio coccigei ed elevatori dell'ano, e il comparto legamentoso, senza modificare la lordosi lombare.

In un'inspirazione forzata, invece, si ha un aumento della lordosi lombare fisiologica e una orizzontalizzazione del sacro. Questo ci porta a dire che una contrattura del diaframma mantiene il sacro in orizzontalizzazione, con tutte le problematiche che ne conseguono. Durante l'atto espiratorio, il diaframma sale provocando una depressione e un conseguente rilassamento perineale.

Il prof. Pierre Minaire ha inoltre confermato l'importanza delle relazioni fra la statica lombo- pelvica e l'incontinenza urinaria da sforzo.

Lo studio effettuato dal Prof. Minaire ha rilevato che molte pazienti riferivano fughe di urina durante percorsi in discesa o quando calzavano scarpe con tacchi molto alti, che accentuavano appunto la lordosi.

La stretta interconnessione fra statica lombare e orientamento del bacino possiamo definirlo come: mantenimento statico lombo- pelvico.

In ortostatismo (posizione eretta) l'uomo tende ad aumentare la propria lordosi, con conseguente nutazione del sacro. Per evitare che ciò avvenga in modo non fisiologico, i controllori del gesto sono: il grande gluteo, lo psoas, gli ischiocavernosi e il semimembranoso. Anche la muscolatura perineale, con la sua componente tonica, contribuisce al mantenimento della statica lombo- pelvica, come pure l'elevatore dell'ano è un verticalizzatore del sacro e durante la retroversione del bacino, dà inizio alla contrazione dei grandi glutei.

RIPASSO DI ANATOMIA

Premesso questo intervento muscolare diretto in zona, l'operatore di sala per fare un lavoro completo e proficuo deve concentrarsi sostanzialmente su tre catene muscolari:

1) catena muscolare posteriore,

2) catena muscolare anteriore,

3) catena inspiratoria.

I principali muscoli della catena muscolare posteriore sono: spinali, grande gluteo, ischio crurali, popliteo, tricipite surale, muscoli plantari

L'accorciamento degli spinali altera le curve del rachide, mentre l'accorciamento dei restanti muscoli della catena, alterano il corretto rapporto articolare tra i vari segmenti ossei.

I principali muscoli della catena inspiratoria sono: scaleni, piccolo pettorale, intercostali e diaframma.

I principali muscoli della catena muscolare anteriore sono:

A) una serie antero interna dell'anca: ileopsoas, adduttori, addominali, e muscoli perineali.

B) una serie anteriore del braccio: trapezio superiore, deltoide medio, coraco brachiale, bicipite, supinatore lungo, pronatore rotondo, i palmari, flessori delle dita e infine muscoli eminenza tenare ipotenare.

C) una serie antero interna delle spalle: sottoscapolare toracobrachiale, gran pettorale.

Sostanzialmente disponiamo di svariati metodi e protocolli di lavoro per tonificare i muscoli in questione, tra questi però i più validi sono due: il Pilates e il metodo Mézières.

Se siete interessati a un serio lavoro del piano perineale, per aiutare concretamente i vostri clienti, vi consiglio di rifarvi a questi due ottimi sistemi.

Legenda

Nutazione: la base del sacro si sposta in basso e in avanti, mentre l'apice si sposta indietro. Lo stretto superiore del bacino diminuisce di diametro, lo stretto inferiore aumenta la sua ampiezza. L'antiversione del bacino si accompagna al movimento di nutazione del sacro.

Contronutazione: la base del sacro si sposta in alto e indietro, mentre l'apice si sposta in avanti e in basso. Lo stretto superiore del bacino aumenta di diametro, lo stretto inferiore diminuisce la sua ampiezza. La retroversione del bacino si accompagna al movimento di contronutazione del sacro.

Marco Ciervo
(Responsabile Formazione Scuola, Osteopatia dello Sport Torino)



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