Obesità e sovrappeso, anche le parole hanno un peso

01 febbraio 2023
Aggiornamenti e focus

Obesità e sovrappeso, anche le parole hanno un peso



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Uno studio pubblicato su Pediatrics e svolto dal Rudd Center for Food Policy & Health dell'Università del Connecticut ad Hartford approfondisce la terminologia per il peso che gli adolescenti spesso non amano e che suscita in loro emozioni negative quando i genitori ne parlano.

«La comunicazione tra genitori e figli sul peso corporeo è un argomento delicato, e poco si sa sulle preferenze dei giovani riguardo le parole usate da mamme e papà» esordisce la prima autrice Rebecca Puhl, che assieme ai colleghi del Rudd Center ha valutato pro e contro di 27 termini e frasi sul peso corporeo in 2032 giovani tra 10 e 17 anni e 1936 genitori di etnie differenti. 

«Le parole contano, e dobbiamo capire come si sentono gli adolescenti riguardo ai termini che i genitori usano per descriverne il peso, e con quali parole si sentono più a loro agio» scrivono gli autori dell'articolo, che elenca le parole sul peso che possono provocare stress emotivo negli adolescenti. 

«I termini di gran lunga preferiti includono 'peso sano' e 'peso normale', mentre almeno metà dei giovani intervistati riferisce di non volere mai che i genitori usino parole come ''obeso', 'grasso', 'estremamente obeso', 'taglia grossa', 'grande' e ''problema di peso» riprende la ricercatrice, aggiungendo che i termini 'sovrappeso', 'grasso' ed 'estremamente obeso' suscitano imbarazzo, vergogna e tristezza negli adolescenti, specie se ragazze, quando i genitori si riferiscono così al loro peso. 

Inoltre, dai risultati emerge che le reazioni emotive ai termini sul peso sono simili tra le diverse etnie con poche eccezioni: in particolare, il termine 'grosso' è preferito dai giovani africani-americani e ispanici/latini, mentre la parola 'curvy' è più gradita dalle ragazze, dai giovani ispanici/latini, dai giovani delle minoranze sessuali e da quelli con peso elevato.

«Questi dati evidenziano la necessità di riconoscere la diversità nelle preferenze degli adolescenti per le parole che ne descrivono il peso corporeo» afferma Puhl. E conclude: «Chiedendo ai propri figli quali termini preferiscono quando discutono della propria salute legata al peso, i genitori possono promuovere una comunicazione più solidale e meno stigmatizzante».


fonte: Doctor33 


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