Antibiotici: uso ancora troppo fai da te

24 agosto 2016
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Antibiotici: uso ancora troppo fai da te



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Qualche antibiotico rimasto inutilizzato dopo l'ultima prescrizione medica, oppure quello che ci ha dato un amico o un parente perché avanzato dopo un ciclo di trattamento. Capita a volte - troppo spesso stando ai dati pubblicati sulla rivista Antimicrobial agents and chemotherapy - che questi farmaci vengano utilizzato senza aver consultato il medico per problemi di salute che in molti casi non sono neppure sensibili agli antibiotici.

«Un adulto su 20 ha utilizzato senza la guida di un medico antibiotici avanzati da una precedente prescrizione» esordisce Larissa Grygorian, del Baylor college of medicine di Houston, in Texas, coautrice di una ricerca svolta su 400 adulti statunitensi. Dal sondaggio è emerso che il 5 per cento degli intervistati aveva utilizzato un antibiotico senza prescrizione medica nell'ultimo anno e il 14 per cento teneva in casa questi farmaci avanzati da precedenti prescrizioni. «Nel 4 per cento dei casi gli antibiotici utilizzati senza prescrizione erano addirittura stati prescritti per uso veterinario» aggiunge la ricercatrice che mette in guardia contro i danni causati dalla scelta del fai da te nell'uso di antibiotici.

«Da anni gli esperti sottolineano che l'abuso di antibiotici è alla base della creazione di "super-batteri" resistenti ai trattamenti» dice Grygorian, che poi aggiunge «e l'utilizzo non corretto tipico di chi sceglie il fai da te contribuisce in modo significativo ad accrescere questo problema». Può succedere infatti che gli antibiotici rimasti nella confezione non siano sufficienti a portare a termine un ciclo completo ed efficace di trattamento aprendo le porte alla proliferazione dei batteri resistenti.

Come se non bastasse, spesso chi assume antibiotici senza il consiglio del medico, lo fa per curare patologie che con gli antibiotici non possono migliorare. «La maggior parte degli utilizzatori fai da te sceglie gli antibiotici per curare mal di gola, raffreddori e altri disturbi simili che nella in genere non sono causati da batteri ma da virus. E i virus non sono sensibili agli antibiotici» chiarisce l'esperta.

«Gli antibiotici devono sempre essere assunti dietro indicazione del medico» commenta Howard Selinger della Quinnipiac University school of medicine di Hamden in Connecticut. «Lo sviluppo di batteri resistenti al trattamento mette tutti a rischio di patologie difficili o impossibili da trattare».



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