Losartan + Idroclorotiazide Angelini

27 aprile 2024

Losartan + Idroclorotiazide Angelini


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Cos'è Losartan + Idroclorotiazide Angelini (losartan + idroclorotiazide)


Losartan + Idroclorotiazide Angelini è un farmaco a base di losartan + idroclorotiazide, appartenente al gruppo terapeutico Antagonisti dell'angiotensina II + diuretici.

A cosa serve Losartan + Idroclorotiazide Angelini e perchè si usa


Losartan Idroclorotiazide Angenerico è indicato per il trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti in cui la pressione arteriosa non è adeguatamente controllata con l'assunzione di losartan o idroclorotiazide in monoterapia.

Indicazioni: come usare Losartan + Idroclorotiazide Angelini, posologia, dosi e modo d'uso


Ipertensione

Losartan associato a idroclorotiazide non è indicato come terapia iniziale, ma in pazienti in cui la pressione arteriosa non è adeguatamente controllata con l'assunzione di losartan potassico o con idroclorotiazide in monoterapia.

È raccomandata la titolazione della dose con i singoli principi attivi (losartan e idroclorotiazide).

Se ritenuto opportuno dal punto di vista clinico, può essere preso in considerazione il passaggio diretto dalla monoterapia all'associazione fissa nei pazienti in cui la pressione arteriosa non è controllata adeguatamente.

Losartan Idroclorotiazide Angenerico 50 mg/12,5 mg

Il dosaggio abituale di mantenimento di Losartan Idroclorotiazide Angenerico è di una compressa da 50 mg/12,5 mg (losartan 50 mg/idroclorotiazide 12,5 mg) in monosomministrazione giornaliera. Per i pazienti che non rispondono adeguatamente a Losartan Idroclorotiazide Angenerico 50 mg/12,5 mg, il dosaggio può essere aumentato fino ad un massimo di 2 compresse al giorno di Losartan Idroclorotiazide Angenerico 50 mg/12,5 mg o di una compressa di Losartan Idroclorotiazide Angenerico 100 mg/25 mg (losartan 100 mg /idroclorotiazide 25 mg) una volta al giorno. In generale l'effetto antipertensivo viene raggiunto entro tre-quattro settimane dall'inizio della terapia.

Losartan Idroclorotiazide Angenerico 100 mg/25 mg

La dose massima è di una compressa di Losartan Idroclorotiazide Angenerico 100 mg/25 mg in monosomministrazione giornaliera. In generale l'effetto antipertensivo viene raggiunto entro tre-quattro settimane dall'inizio della terapia.

Uso in pazienti con compromissione della funzione renale e in pazienti emodializzati

Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio iniziale in pazienti con moderata compromissione della funzione renale (ovvero clearance della creatinina 30-50 ml/min). Le compresse di Losartan/Idroclorotiazide non sono raccomandate nei pazienti in emodialisi. Le compresse di Losartan/Idroclorotiazide non devono essere usate in pazienti con compromissione grave della funzione renale (ovvero clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3).

Uso in pazienti con deplezione del volume intravascolare

La deplezione di volume e/o di sodio deve essere corretta prima della somministrazione di Losartan/idroclorotiazide compresse.

Uso in pazienti con compromissione della funzione epatica

Losartan/Idroclorotiazide è controindicato nei pazienti con compromissione grave della funzione epatica (vedere paragrafo 4.3).

Uso negli anziani

Solitamente non è necessario un aggiustamento del dosaggio negli anziani.

Uso nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni di età)

Non sono disponibili dati sperimentali sull'uso del medicinale nei bambini e negli adolescenti. Pertanto, losartan/idroclorotiazide non deve essere somministrato a bambini e adolescenti.

Modo di somministrazione

Losartan Idroclorotiazide Angenerico può essere somministrato con altri farmaci antipertensivi.

Le compresse di Losartan Idroclorotiazide Angenerico devono essere assunte con un bicchiere di acqua.

Losartan Idroclorotiazide Angenerico può essere somministrato indipendentemente dai pasti.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Losartan + Idroclorotiazide Angelini


  • Ipersensibilità a losartan, ai derivati sulfonamidici (come idroclorotiazide) o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • Ipokaliemia o ipercalcemia resistenti alla terapia
  • Grave compromissione epatica; colestasi e ostruzione biliare
  • Iponatremia refrattaria
  • Iperuricemia sintomatica/gotta
  • Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6)
  • Grave compromissione renale (ovvero clearance della creatinina <30 ml/min)
  • Anuria.
  • L'uso concomitante di Losartan e Idroclorotiazide Angenerico con prodotti che contengono aliskiren è controindicato in pazienti con diabete mellito o insufficienza renale (GFR < 60 ml/min/1,73 m2) (vedere sezioni 4.5 e 5.1)

Losartan + Idroclorotiazide Angelini può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Antagonisti del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA):

L'uso degli Antagonisti del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA) non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso degli AIIRA è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).


L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha prodotto risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un aumento minimo del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con AIIRA, un simile rischio può esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che il proseguimento della terapia con un AIIRA non sia considerato essenziale. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se ritenuto appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.

È noto che nella donna l'esposizione alla terapia con AIIRA durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza induce tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3).

In caso di esposizione a AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.

I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere strettamente monitorati per quanto riguarda l'ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

Idroclorotiazide:

L'esperienza sull'impiego dell'idroclorotiazide in gravidanza, in particolare durante il primo trimestre, è limitata. Gli studi condotti su animali sono insufficienti.

L'idroclorotiazide attraversa la placenta. Considerando il suo meccanismo d'azione farmacologica, l'uso dell'idroclorotiazide durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza può compromettere la perfusione feto-placentare e indurre effetti fetali e neonatali quali ittero, alterazioni dell'equilibrio elettrolitico e trombocitopenia.

L'idroclorotiazide non deve essere usata per il trattamento di edema gestazionale, ipertensione gestazionale o preeclampsia a causa del rischio di riduzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare, senza alcun effetto benefico sul decorso della malattia.

L'idroclorotiazide non deve essere usata per il trattamento dell'ipertensione essenziale in donne incinte, salvo in quei rari casi in cui non è possibile ricorrere a trattamenti alternativi.

Allattamento

Antagonisti del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA):

Losartan:

Poiché non sono disponibili dati relativi all'uso di Losartan Idroclorotiazide Angenerico durante l'allattamento, l'uso di questo medicinale non è raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con medicinali dal comprovato profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri.

Idroclorotiazide:

L'idroclorotiazide viene escreta nel latte materno in piccole quantità. I tiazidici, causando intensa diuresi a dosi elevate, possono inibire la produzione di latte. L'uso di Losartan Idroclorotiazide Angenerico non è raccomandato durante l'allattamento. Se usato durante l'allattamento. , le dosi di Losartan Idroclorotiazide Angenerico devono essere mantenute al livello più basso possibile.

Quali sono gli effetti indesiderati di Losartan + Idroclorotiazide Angelini


Le reazioni avverse di seguito elencate sono raggruppate, ove occorra, in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza, secondo la seguente convenzione:

Molto comune: ≥ 1/10

Comune: ≥ 1/100, < 1/10

Non comune: ≥ 1/1,000, <1/100

Raro: ≥ 1/10.000, < 1/1.000

Molto raro: < 1/10.000

Non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.

Negli studi clinici condotti con losartan potassico e idroclorotiazide non sono state osservate reazioni avverse specifiche correlate a questo farmaco di associazione. Le reazioni avverse sono state limitate a quelle già riscontrate in precedenza con losartan potassico e/o idroclorotiazide.

Negli studi clinici controllati sull'ipertensione essenziale, i capogiri sono stati l'unica reazione avversa riportata come correlata al farmaco, verificatasi con un'incidenza superiore al placebo nell'1% o più dei pazienti trattati con losartan e idroclorotiazide.

Oltre a questi effetti, dopo l'immissione in commercio del medicinale sono state segnalate le seguenti ulteriori reazioni avverse:

Patologie epatobiliari

Raro: epatite.

Esami diagnostici

Raro: iperkaliemia, aumento delle ALT.

Ulteriori eventi avversi osservati con uno dei singoli componenti e che possono essere eventi avversi potenziali con losartan potassico/idroclorotiazide includono quanto segue:

Losartan

Patologie del sistema emolinfopoietico

Non comune: anemia, porpora di Henoch-Schönlein, ecchimosi, emolisi.

Disturbi del sistema immunitario

Raro: reazioni anafilattiche, angioedema, orticaria.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Non comune: anoressia, gotta.

Disturbi psichiatrici

Comune: insonnia.

Non comune: ansia, disturbi legati all'ansia, disturbo di panico, confusione, depressione, incubi, disturbi del sonno, sonnolenza, alterazione della memoria.

Patologie del sistema nervoso

Comune: cefalea, capogiri.

Non comune: nervosismo, parestesia, neuropatia periferica, tremore, emicrania, sincope.

Patologie dell'occhio

Non comune: visione offuscata, bruciore/irritazione all'occhio, congiuntivite, riduzione dell'acuità visiva.

Patologie dell'orecchio e del labirinto

Non comune: vertigini, tinnito.

Patologie cardiache

Non comune: ipotensione, ipotensione ortostatica, sternalgia, angina pectoris, blocco atrioventricolare di grado II, eventi cerebrovascolari, infarto del miocardio, palpitazioni, aritmie (fibrillazione atriale, bradicardia sinusale, tachicardia, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare).

Patologie vascolari

Non comune: vasculite.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Comune: tosse, infezioni del tratto respiratorio superiore, congestione nasale, sinusite, disturbi sinusali.

Non comune: disturbi faringei, faringite, laringite, dispnea, bronchite, epistassi, rinite, congestione respiratoria.

Patologie gastrointestinali

Comune: dolore addominale, nausea, diarrea, dispepsia.

Non comune: stipsi, dolore dentale, secchezza delle fauci, flatulenza, gastrite, vomito.

Patologie epatobiliari

Non nota: anormalità della funzione epatica.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non comune: alopecia, dermatite, cute secca, eritema, arrossamento, fotosensibilità, prurito, rash cutaneo, orticaria, sudorazione.

Patlogie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Comune: crampi muscolari, dolore alla schiena, dolore alle gambe, mialgia.

Non comune: dolore alle braccia, gonfiore alle articolazioni, dolore alle ginocchia, dolore muscoloscheletrico, dolore alle spalle, rigidezza, artralgia, artrite, coxalgia, fibromialgia, debolezza muscolare.

Non nota: rabdomiolisi.

Patologie renali ed urinari

Non comune: nicturia, aumento della frequenza della minzione, infezione del tratto urinario.

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella

Non comune: diminuzione della libido, impotenza.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Comune: astenia, affaticamento, dolore al torace.

Non comune: edema facciale, febbre.

Esami diagnostici

Comune: iperkaliemia, lieve riduzione dell'ematocrito e dell'emoglobina.

Non comune: lieve aumento dei livelli sierici di urea e creatinina

Molto raro: aumento degli enzimi epatici e della bilirubina.

Idroclorotiazide:

Patologie del sistema emolinfopoietico

Non comune: agranulocitosi, anemia aplastica, anemia emolitica, leucopenia, porpora, trombocitopenia.

Disturbi del sistema immunitario

Raro: reazione anafilattica.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Non comune: anoressia, iperglicemia, iperuricemia, ipokaliemia, iponatriemia.

Disturbi psichiatrici

Non comune: insonnia.

Patologie del sistema nervoso

Comune: cefalalgia.

Patologie dell'occhio

Non comune: offuscamento transitorio della visione, xantopsia.

Patologie vascolari

Non comune: angite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea).

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Non comune: sindrome da distress respiratorio inclusa polmonite ed edema polmonare.

Patologie gastrointestinali

Non comune: sialoadenite, spasmi, irritazione gastrica, nausea, vomito, diarrea, stipsi.

Patologie epatobiliari

Non comune: ittero (colestasi intraepatica), pancreatite.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non comune: fotosensibilità, orticaria, necrolisi epidermica tossica.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Non comune: crampi muscolari.

Patologie renali ed urinarie

Non comune: glicosuria, nefrite interstiziale, disfunzione renale, insufficienza renale.

Patlogie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Non comune: febbre, capogiri.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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