Per tenere lontano il tumore della prostata anche il sesso è importante

12 novembre 2014
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Per tenere lontano il tumore della prostata anche il sesso è importante



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A quanto pare anche il sesso ha un ruolo per la salute della prostata e sembra proprio che avere un elevato numero di partner diverse nel corso della vita sia la strategia migliore da seguire per gli uomini che vogliono tenere lontano il tumore prostatico. Lo afferma Marie-Élise Parent dell'Università di Montreal, autrice di uno studio da poco pubblicato sulla rivista Cancer epidemiology nel quale sono stati valutati gli eventuali legami tra storia e abitudini sessuali e rischio di tumore della prostata.

«Tali risultati fanno parte di un lavoro molto più ampio che punta a identificare le cause della malattia che al momento sono note solo in parte» dice la ricercatrice che cita tra le cause già definite del carcinoma prostatico l'età avanzata, avere un'origine africana o avere una storia familiare di malattia. E aggiunge Parent: «Anche l'attività sessuale è stata associata in vario modo al rischio di questo tumore. Da alcuni studi emerge per esempio che contrarre malattie a trasmissione sessuale - più probabile se si hanno molti rapporti - possa aumentare il rischio, mentre altri suggeriscono che avere eiaculazioni frequenti abbia un effetto protettivo».

E per cercare di fare chiarezza rispetto a questi argomenti, i ricercatori canadesi hanno coinvolto nel loro studio poco più di 3.200 uomini canadesi e chiesto loro di rispondere a domande sulla vita intima e le eventuali malattie a trasmissione sessuale oltre che a domande di tipo socio-demografico, sullo stile di vita e sui fattori di rischio ambientali. Dall'analisi emerge che gli uomini che avevano avuto più di 20 diversi partner sessuali nel corso della loro vita avevano un rischio minore di sviluppare tumore della prostata rispetto a quelli che avevano dichiarato di averne avuti meno. «In particolare, se le partner erano tutte di sesso femminile il rischio scende del 28 per cento. Non è stata invece osservata alcuna associazione tra malattie a trasmissione sessuale e tumore prostatico» precisa Parent. «Probabilmente non è tanto il numero di partner a fare la differenza, quanto piuttosto il fatto di eiaculare più spesso» suggerisce David Samadi del Lenox Hill Hospital di New York.



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